Chirurgia Oncologica: cos’è e quali sono i suoi obiettivi?

Chirurgia Oncologica: cos’è e quali sono i suoi obiettivi?

Editato da: Marta Buonomano il 15/03/2023

Il Prof. Domenico D’Ugo, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ci spiega in cosa consiste e quali sono i 4 obiettivi principali della chirurgia oncologica 

Che cosa s’intende per Chirurgia Oncologica? 

La chirurgia oncologica è quella disciplina che ha come obiettivo l’asportazione di un tumore nel rispetto di alcuni principi fondamentali. Spesso insieme al tumore vengono asportati i linfonodi circostanti la neoplasia. Il chirurgo oncologo è quindi quello specialista che conosce le più moderne e aggiornate linee guida, il numero minimo di linfonodi da asportare, il livello delle legature vascolari da eseguire e il rispetto dei piani anatomici. Quasi sempre il chirurgo oncologo lavora in un contesto multi-disciplinare affiancato da un team di oncologi, radiologi e radioterapisti

 

 

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In quali casi si deve ricorrere alla Chirurgia Oncologica?

Quando parliamo di Chirurgia Oncologica, in generale ci riferiamo al trattamento chirurgico delle neoplasie solide (addominali, mammarie, toraciche ecc). Oggigiorno, le più moderne linee guida raccomandano di discutere il piano terapeutico di ogni paziente nel contesto di un meeting multidisciplinare dove specialisti afferenti a varie discipline valutano il caso e prendono decisioni in relazione al tipo di tumore, alla sua stadiazione clinica e alle condizioni generali del paziente. Nel contesto di questi meeting si deciderà l’appropriatezza diagnostica e verrà proposto un piano di cura quasi sempre su base integrata con trattamenti preoperatori (terapia neoadiuvante) o postoperatori (terapia adiuvante).

Qual è lo scopo della Chirurgia Oncologica?

Il chirurgo oncologo può operare e compiere scelte con quattro tipi di intenti: diagnosi, stadiazione, cura o palliazione:

  1. Con intento diagnostico il tumore può essere asportato totalmente o in piccola parte (biopsia), al fine di permetterne una sua definizione istologica;
  2. Per stadiazione intendiamo una procedura (ad esempio una laparoscopia) che consente di definire meglio lo stadio clinico di una neoplasia. Attraverso questa procedura si possono quindi verificare le effettive dimensioni del tumore, i rapporti anatomici con gli organi o i vasi viciniori, l’eventuale presenza di metastasi oppure effettuare una biopsia a scopo diagnostico.
  3. Con intento curativo si asportano le neoplasie senza lasciarne residui macroscopici. Questo non necessariamente si traduce in interventi grandemente demolitivi, ma spesso il supporto di trattamenti integrati chemio e/o radioterapici, unitamente alle tecniche di chirurgia mininvasiva, consentono di eseguire interventi sempre meno traumatici o stressanti per il paziente.
  4. Per palliazione si intende, infine, il trattamento di un sintomo (es: dolore, alterazione del transito intestinale, ecc).

 

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