Colecistite litiasica: cos’è e come si cura?
Autore:La colecistite litiasica è più comune tra le patologie che affettano le colecisti. Il Dott. Sergio Valeri, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ce ne parla in questo articolo
Cos’è la colecistite?
La colecistite è una infiammazione della colecisti, piccolo organo localizzato a livello del fegato e che ha il compito di contenere la bile prodotta da quest’ultimo.
Quali sono le cause della colecistite?
La colecistite è causata da un alterato svuotamento della bile che, nella maggior parte dei casi, è dovuto alla presenza di calcoli (colecistite litiasica) ed è scatenata dall’incuneamento di uno di questi a livello del dotto cistico. Meno frequentemente le cause di colecistite possono essere ricondotte a patologie tumorali, casi di torsione della colecisti o a malattie sistemiche.
Fattori di rischio
I fattori di rischio della colecistite litiasica sono riconducibili alla eziologia della calcolosi della colecisti:
- Età > 65 anni;
- Sesso femminile;
- Familiarità;
- Alimentazione (diete ipercaloriche, diete povere di fibre, nutrizione parenterale);
- Obesità;
- Diabete;
- Dislipidemia;
- Patologie ileali (morbo di Chron);
- Epatopatie;
- Emolisi;
- Farmaci (ipolipemizzanti orali, estroprogestinici).
Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale della colecistite è il dolore nel quadrante addominale superiore destro che può irradiarsi alla spalla di destra. Possono presentarsi malessere, febbre, nausea, vomito, ittero (cute e sclere di colorito giallo), diarrea.
Diagnosi
La diagnosi si fa, generalmente, mediante una visita accurata associata ad esami ematochimici (aumento degli enzimi epatici e degli indici di flogosi ed in particolare di transaminasi, ggt, fosfatasi alcalina, bilirubina, globuli bianchi, ves, pcr). L’esame radiografico di primo livello è l’ecografia che può mostrare oltre alla presenza dei calcoli all’interno della colecisti, un ispessimento delle pareti della colecisti, eventuali ascessi, o la dilatazione della colecisti. Esami di secondo livello sono la Colangio-RMN che mostra eventuali ostruzioni lungo le vie biliari e la TC che mostra eventuali complicanze associate.
Prognosi
Nella maggior parte dei casi la prognosi è buona, i tassi di morbilità e mortalità sono molto bassi ed il recupero è rapido.
Tuttavia, in alcuni casi, possono insorgere delle complicanze come:
- Idrope della colecisti: la colecisti aumenta di dimensioni e diventa palpabile;
- Empiema della colecisti: formazione di pus all’interno della colecisti che generalmente è idropica;
- Peritonite: per rottura della colecisti;
- Pancreatite acuta: la via biliare e la via pancreatica confluiscono insieme nel duodeno. Un reflusso di bile nel pancreas può determinare una infiammazione dello stesso;
- Fistola bilio-enterica: a causa dell’infiammazione si può venire a creare una comunicazione tra la colecisti e l’intestino che può determinare, in rari casi, un’occlusione intestinale.
Trattamento
La colecistite viene generalmente trattata con un ricovero ospedaliero, digiuno, terapia antibiotica e reintegro dell’equilibrio idrosalino. In caso di colecistite grave o complicata è necessario eseguire un intervento chirurgico in urgenza di colecistectomia.
In caso di colecistiti stabili e trattabili conservativamente l’intervento chirurgico di colecistectomia viene effettuato in elezione, successivamente.
In caso di pazienti anziani o con patologie importanti è possibile “svuotare” la colecisti tramite un drenaggio percutaneo posizionato sotto guida radiologica che permette di prevenire le complicanze.