Colecistite litiasica: cos’è e come si cura?

Pubblicato il: 30/09/2021 Editato da: Cecilia Ghidotti il 30/09/2021

La colecistite litiasica è più comune tra le patologie che affettano le colecisti. Il Dott. Sergio Valeri, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ce ne parla in questo articolo

Cos’è la colecistite?

La colecistite è una infiammazione della colecisti, piccolo organo localizzato a livello del fegato e che ha il compito di contenere la bile prodotta da quest’ultimo.

Quali sono le cause della colecistite?

La colecistite è causata da un alterato svuotamento della bile che, nella maggior parte dei casi, è dovuto alla presenza di calcoli (colecistite litiasica) ed è scatenata dall’incuneamento di uno di questi a livello del dotto cistico. Meno frequentemente le cause di colecistite possono essere ricondotte a patologie tumorali, casi di torsione della colecisti o a malattie sistemiche.

Fattori di rischio

I fattori di rischio della colecistite litiasica sono riconducibili alla eziologia della calcolosi della colecisti:

  • Età > 65 anni;
  • Sesso femminile;
  • Familiarità;
  • Alimentazione (diete ipercaloriche, diete povere di fibre, nutrizione parenterale);
  • Obesità;
  • Diabete;
  • Dislipidemia;
  • Patologie ileali (morbo di Chron);
  • Epatopatie;
  • Emolisi;
  • Farmaci (ipolipemizzanti orali, estroprogestinici).

Quali sono i sintomi?

Il sintomo principale della colecistite è il dolore nel quadrante addominale superiore destro che può irradiarsi alla spalla di destra. Possono presentarsi malessere, febbre, nausea, vomito, ittero (cute e sclere di colorito giallo), diarrea.

Diagnosi

La diagnosi si fa, generalmente, mediante una visita accurata associata ad esami ematochimici (aumento degli enzimi epatici e degli indici di flogosi ed in particolare di transaminasi, ggt, fosfatasi alcalina, bilirubina, globuli bianchi, ves, pcr). L’esame radiografico di primo livello è l’ecografia che può mostrare oltre alla presenza dei calcoli all’interno della colecisti, un ispessimento delle pareti della colecisti, eventuali ascessi, o la dilatazione della colecisti. Esami di secondo livello sono la Colangio-RMN che mostra eventuali ostruzioni lungo le vie biliari e la TC che mostra eventuali complicanze associate.

Prognosi

Nella maggior parte dei casi la prognosi è buona, i tassi di morbilità e mortalità sono molto bassi ed il recupero è rapido.

Tuttavia, in alcuni casi, possono insorgere delle complicanze come:

  • Idrope della colecisti: la colecisti aumenta di dimensioni e diventa palpabile;
  • Empiema della colecisti: formazione di pus all’interno della colecisti che generalmente è idropica;
  • Peritonite: per rottura della colecisti;
  • Pancreatite acuta: la via biliare e la via pancreatica confluiscono insieme nel duodeno. Un reflusso di bile nel pancreas può determinare una infiammazione dello stesso;
  • Fistola bilio-enterica: a causa dell’infiammazione si può venire a creare una comunicazione tra la colecisti e l’intestino che può determinare, in rari casi, un’occlusione intestinale.

Trattamento

La colecistite viene generalmente trattata con un ricovero ospedaliero, digiuno, terapia antibiotica e reintegro dell’equilibrio idrosalino.  In caso di colecistite grave o complicata è necessario eseguire un intervento chirurgico in urgenza di colecistectomia.

In caso di colecistiti stabili e trattabili conservativamente l’intervento chirurgico di colecistectomia viene effettuato in elezione, successivamente.

In caso di pazienti anziani o con patologie importanti è possibile “svuotare” la colecisti tramite un drenaggio percutaneo posizionato sotto guida radiologica che permette di prevenire le complicanze.

Chirurgia Generale a Roma

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