Come diagnosticare le malattie della pelle

Come diagnosticare le malattie della pelle

Editato da: Serena Silvia Ponso il 07/09/2023

Le malattie della pelle sono tante, e in alcuni casi ci si accorge della loro presenza quando già hanno cominciato a provocare dei danni, dunque la domanda a cui cerchiamo di dare oggi una risposta è la seguente: come diagnosticare le malattie della pelle? 

Malattie della pelle: quali sono le più comuni?

Quando si parla di malattie della pelle è necessario pensare che sono incluse tutte le malattie che colpiscono la cute ma anche i suoi annessi e secrezioni, quindi capelli, unghie, sebo e sudore.

Le malattie della pelle possono affettare sia uomini che donne e tra le più comuni vi sono:

  • dermatiti (atopica, da contatto, seborroica)
  • infezioni cutanee dovute a parassiti (scabbia)
  • infezioni cute causate da virus e batteri (clamidia, papilloma virus, varicella, micobatteri)
  • acne
  • micosi
  • rosacea
  • tumori benigni e maligni
  • psoriasi
  • eritemi
  • vitiligine
  • eritemi
  • disturbi della pigmentazione (cheratosi seborroica)
  • orticarie
  • verruche
  • cisti follicolari
  • alopecia
  • perdita di capelli

Come diagnosticarle?

Come abbiamo visto le malattie della pelle sono diversificate, e per capire se ci troviamo di fronte a una delle patologie sopra elencate la cosa migliore da fare è di sicuro indagare il problema nel momento in cui cominciano a comparire dei sintomi che possono rappresentare un importante segnale di allarme, come ad esempio il prurito, la comparsa di pustole, verruche o vesciche, macchie rosse e squamose, reazioni allergiche, ecc.

I sintomi dipendono dalle diverse cause, e chi è in grado di risalire all’origine del problema è di sicuro il Dermatologo, il quale individuerà le cause e dunque le malattie osservando la pelle.
Il medico potrebbe richiede al paziente di effettuare un esame cutaneo completo mediante il quale indagherà sulle unghie, le membrane mucose e il cuoio capelluto.

Nel caso in cui il dermatologo non riesca a effettuare la diagnosi solo attraverso una semplice osservazione, in alcuni casi potrebbe essere utile asportare un segmento di cute per esaminarlo al microscopio (biopsia).

In caso di sospetta scabbia o infezione micotica, potrebbe invece essere opportuno eseguire un raschiamento della pelle per poi esaminare la cute al microscopio. In caso di infezione in corso, allora il campione prelevato (come il raschiamento cutaneo) si invierà in laboratorio dove verrà collocato su un mezzo di coltura.

Nel caso in cui il campione contenesse funghi, batteri o virus, allora questi cresceranno nella coltura e quindi potranno essere facilmente identificati.

In caso di infezioni cutanee è invece utile l’esame con lampada di Wood, ossia una lampada che con la luce ultravioletta è in grado di rendere evidenti eventuali funghi o batteri presenti sulla pelle.

C’è poi il test di Tzanck che viene effettuato per aiutare il medico a diagnosticare particolari disturbi determinati da virus quali, ad esempio, l’herpes simplex o l’herpes zoster. Poiché entrambe le malattie provocano delle vesciche, durante il test il medico sarà in grado di raschiare la parte superiore della vescicola con un bisturi, in modo tale da ottenere del liquido che verrà analizzato al microscopio.

Insomma, esistono analisi appropriate per qualsiasi condizione: l’importante è rivolgersi a un esperto che sarà in grado di indirizzare il paziente verso l’esame più adeguato per una corretta diagnosi.

Dermatologia a Messina