Durante il periodo perinatale le donne sono particolarmente vulnerabili ai disturbi mentali a causa di una serie di cambiamenti biologici, fisici, psicologici, sociali e culturali. Questi mutamenti aumentano il rischio di sviluppare o peggiorare disturbi mentali, con conseguenze significative sulla salute della madre e del bambino, come un peso alla nascita ridotto, nascita pretermine, e ritardi nello sviluppo neonatale. Il Prof. Paolo Brambilla, specialista in Psichiatria, Neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza e Psicoterapeuta a Milano, ci illustra in questo articolo le caratteristiche della depressione perinatale e le opzioni di trattamento disponibili
Di cosa si tratta?
Con depressione perinatale si intende un episodio depressivo maggiore che si verifica nel corso della gravidanza o entro le prime 4 settimane dopo il parto, sebbene alcuni studi concordano nel considerare come perinatale un periodo che dura fino ai 12 mesi successivi al parto.
La depressione perinatale può rivelarsi come episodio depressivo maggiore in una paziente con disturbo depressivo maggiore ricorrente, come esordio di malattia unipolare, oppure rappresentare un episodio affettivo all’interno del disturbo bipolare.
Differenze tra maternity blues e depressione perinatale
Nel periodo della gravidanza e nel post-partum circa il 50-80% delle donne presenta sintomi di natura depressiva come tristezza, umore labile e fluttuante, disturbi del sonno e dell’appetito e disturbi che non sono inquadrabili come un disturbo depressivo maggiore vero e proprio, ma che hanno una natura lieve e transitoria.
Quando questi sintomi si verificano nell’immediato post-partum vengono definiti “maternity blues”, una condizione che esordisce usualmente in terza/quarta giornata con risoluzione spontanea entro i primi 10 giorni dal parto.
Una condizione differente è, invece, la depressione perinatale, la cui prevalenza oscilla dal 7 al 20% a seconda del trimestre di gravidanza (7.4% primo trimestre, 12.8% secondo trimestre, 12% terzo trimestre) o del periodo relativo al primo anno dopo il parto (19.2% nei primi 3 mesi postpartum). Questa percentuale può arrivare fino al 70% in donne con anamnesi positiva per depressione maggiore. Tuttavia, la prevalenza della depressione perinatale risulta sottostimata, in quanto le pazienti e i familiari sono in genere restii nel chiedere aiuto per sentimenti di colpevolezza e paura di stigmatizzazione.
Sintomi e caratteristiche della depressione perinatale
Le manifestazioni cliniche della depressione perinatale possono essere di natura affettiva, cognitiva, neurovegetativa e comportamentale, con un quadro del tutto sovrapponibile a quello della depressione maggiore, caratterizzato da:
- deflessione dell’umore,
- irritabilità,
- angoscia,
- astenia,
- anedonia,
- sentimenti di colpa,
- riduzione dell’appetito,
- alterazioni del sonno,
- deficit cognitivi (riduzione della capacità di concentrazione, della memoria e dell’attenzione)
- idee di morte nelle forme più gravi.
Vi è comunque un’ampia variabilità sintomatologica delle manifestazioni e dei vissuti. Ed è importante sottolineare che alcuni sintomi coincidono con manifestazioni fisiologiche della gravidanza, con la differenza che i sintomi della depressione durano più a lungo, sono più invalidanti e comprometto il funzionamento psicosociale della donna che ne è affetta.
Una peculiarità clinica della depressione perinatale è rappresentata dalla polarizzazione ideativa su problematiche inerenti al figlio, con preoccupazioni eccessive riguardo alla salute del bambino, alla capacità di nutrirlo e accudirlo, associata alla sensazione di essere in grado di provare alcun sentimento nei suoi confronti. La donna, in generale, si sente sopraffatta, si percepisce come madre fallita, con un senso di colpa soffocante, la paura ossessiva di fare del male a sé stessa o al bambino, sentimenti di rabbia e un senso di solitudine.
Diagnosi
Nella valutazione della depressione ad insorgenza perinatale è importante ricordare che spesso episodi depressivi in questo periodo possono manifestarsi nell’ambito di un quadro di disturbo bipolare. Per tale motivo la diagnosi di disturbo bipolare I o II va sempre esclusa, in quanto il mancato riconoscimento della natura bipolare di un episodio depressivo nel puerperio e il conseguente trattamento con antidepressivi può causare “switch" maniacali, stati misti e resistenza al trattamento, con conseguenze critiche per la madre ed il bambino. Ad una valutazione approfondita, la maggior parte delle donne con depressione perinatale resistente al trattamento presenta, infatti, in anamnesi sintomi ipomaniacali sufficienti per formulare una diagnosi di disturbo bipolare.
Trattamento
In caso di conferma diagnostica di disturbo depressivo ad insorgenza perinatale, è necessario mettere appunto un adeguato trattamento farmacologico e/psicosociale. Le donne sono solitamente restie all'eventualità di iniziare un trattamento con antidepressivi e riportano una preferenza per la psicoterapia, che rimane comunque il trattamento di prima linea in caso di sintomatologia lieve. Va ricordato alla madre che nella maggior parte dei casi le conseguenze di una depressione non trattata e non curata sono potenzialmente più dannose dei possibili effetti avversi prodotti dalla somministrazione di farmaci. Infatti, basso peso alla nascita, nascita pretermine, sviluppo fetale inferiore all’età gestazionale, ritardo nello sviluppo psico-motorio del neonato, disturbi dell’attaccamento, compromissione del funzionamento cognitivo, disturbi comportamentali e aumentato rischio di sviluppare disturbi depressivi nell’infanzia e nell’adolescenza sono i principali rischi documentati in letteratura associati alla depressione perinatale non trattata.
Bibliografia
- Bipolar Disorder Vulnerability. Perspectives from Pediatric and High-Risk Populations. Editors: Soares JC, Brambilla P, Walss-Bass C. Elsevier Academic Press. 2018
- Manuale di Psichiatria Clinica. Editor: Brambilla P. Minerva Medica. 2019.
- Essentials- Manuale di Psichiatria Clinica. Editor: Brambilla P. Minerva Medica. 2020.
- Manuale di Neuroscienze Psichiatriche e Computazionali. Editor: Brambilla P. Minerva Medica. 2021.
- Mood Disorders: Brain Imaging and Therapeutic Implications. Editors: Selvaraj S, Brambilla P, Soares JC. Cambridge University Press. 2021.