Parto prematuro

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La redazione di Top Doctors

Cos’è un parto prematuro?

Un parto si definisce prematuro quando si verifica prima della quarantesima settimana di gravidanza. Normalmente la durata della gestazione è di 40 settimane, per cui, se il parto avviene tra la ventesima e la trentasettesima settimana di gestazione, viene definito prematuro. 
I diversi tipi di parto prematuro sono i seguenti:

  • Parto prematuro tardivo: parto avvenuto tra la trentaquattresima e la trentasettesima settimana di gestazione.
  • Parto prematuro grave: parto avvenuto tra la venticinquesima e la trentatreesima settimana di gestazione.
  • Parto prematuro estremo: parto avvenuto prima della venticinquesima settimana di gestazione.

Sintomi del parto prematuro

Un bambino nato prematuramente mostra delle caratteristiche molto chiare, come il peso del corpo ridotto o altri sintomi che dipendono dalla settimana in cui nasce. 
La permanenza del feto nell’utero gioca un ruolo fondamentale per il corretto sviluppo degli organi del bambino (polmoni, cervello o cuore), quindi, prima si verifica la nascita e più gravi saranno le conseguenze future per il nascituro (problemi respiratori, cardiaci, neurologici, gastrointestinali, sanguigni, del metabolismo, del sistema immunitario).
A partire dalla trentasettesima settimana il feto presenta tutte le caratteristiche di un feto sviluppato, anche se non vengono escluse le possibilità che possano insorgere delle complicazioni.

Quali sono le cause di un parto prematuro?

Le probabilità che possa verificarsi un parto prematuro è connesso ad alcune condizioni legate alla donna:

  • Episodi precedenti di parto prematuro
  • Gravidanza gemellare
  • Due gravidanze avvenute a distanza di 6 mesi
  • Fecondazione in vitro
  • Problematiche legate all’utero, alla placenta o alla cervice uterina
  • Fumo, alcool, droghe (durante il periodo di gravidanza)
  • Malnutrizione
  • Infezioni che si sviluppano nel liquido amniotico
  • Ipertensione e diabete
  • Sottopeso prima della gravidanza
  • Episodi precedenti di aborto spontaneo
  • Donne vittime di infortuni o traumi a livello fisico
  • Inusuale forma dell’utero

Diagnosi per il parto prematuro

La diagnosi di un parto prematuro si limita alla considerazione della data del parto rispetto all’inizio della gestazione, e all’osservazione delle caratteristiche del bambino.

Si può prevenire?

Durante il periodo di gestazione è opportuno effettuare tutti gli esami previsti, soprattutto quelli relativi alla trentunesima e alla trentaduesima settimana come l’ecografia intra-vaginale, che è in grado di individuare se il collo dell’utero presenta una lunghezza inferiore ai 2.5 o ai 2 centimetri (cervice corta). La cervice corta rappresenta infatti una delle cause del parto prematuro spontaneo.

A quale specialista rivolgersi?

Lo specialista che tratta i casi di parto prematuro è il Ginecologo.