Il virus dell'HIV (virus dell'immunodeficienza umana) ha come azione principale quella di ridurre le difese immunitarie dell'organismo, poiché distrugge le cellule CD4, in grado di svolgere un'importante azione di difesa contro altre infezioni. Prevenire è dunque fondamentale. Ce ne parla la Dott.ssa Federica Rossi
Ci sono terapie per l’HIV?
Non esistono cure o vaccini per l’eradicazione dell’infezione. Le terapie attualmente a disposizione per l’HIV (terapia antiretrovirale) consistono in associazioni di farmaci che bloccando la replicazione del virus rallentano la progressione della malattia e quindi la distruzione del sistema immunitario.
Come si può fare una diagnosi precoce?
L’esecuzione del test HIV, che viene svolto per legge in maniera anonima e rapida, rappresenta oggi l'unico strumento a disposizione per la diagnosi precoce.
Perché è importante la prevenzione?
Come si trasmette il virus dell'HIV e come si effettua il test dell'HIV sono gli ambiti principali sui quali richiedono informazioni gli adolescenti che si rivolgono alle associazioni che si occupano di prevenzione dell'HIV e all'Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Oggi si sente parlare molto di terapie per l'HIV, di profilassi pre-esposizione, della ricerca di un vaccino, e ciò può portare a pensare che l'HIV non sia più un problema, ma non è affatto così.
Negli adolescenti le modalità di trasmissione dell'infezione sono le stesse degli adulti, ovvero nella maggioranza dei casi rapporti sessuali non protetti.
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Qual è la situazione al giorno d’oggi?
Attualmente, sebbene la reale prevalenza dell’infezione da HIV negli adolescenti non sia in gran parte conosciuta, sappiamo che la diffusione del virus HIV nella fascia d’età 15-24 anni è in costante aumento. Ciò è deducibile, soprattutto, dai dati epidemiologici relativi alle altre infezioni sessualmente trasmesse, che appaiono in continuo e rapido incremento nelle popolazioni giovanili, e dagli studi sull’uso dei contraccettivi e sulle abitudini sessuali dei più giovani.
Secondo le stime dell’OMS sono 11,8 milioni i soggetti di età compresa tra i 15 e i 24 anni affetti da HIV/AIDS e il 50% delle nuove infezioni (circa 6000 al giorno) si registra in questa fascia d’età.
Prevenzione: cosa è stato fatto e cosa si può fare
Fin dal 1990 i giovani sono stati uno dei target di elezione per le campagne informativo-educative sull’HIV/AIDS del Ministero della Sanità. Nell’ambito delle Campagne Informative Educative la comunicazione del messaggio informativo è stata concentrata su televisione, radio, stampa, scegliendo programmi e testate che consentissero la migliore copertura di questa fascia della popolazione.
L'ISS prevede interventi di educazione sanitaria allo scopo di dare informazioni su tematiche relative all’infezione da HIV/AIDS. Tali seminari sono suddivisi in due parti: nella prima parte sono forniti dati epidemiologici sull’infezione da HIV/AIDS nel mondo e in Italia, con cenni su modalità di trasmissione, terapia farmacologica, accertamenti diagnostici. L'obiettivo è creare uno spazio di discussione per un confronto aperto tra esperti e studenti, stimolare gli studenti che partecipano agli incontri a diventare loro stessi promotori della salute attraverso la messa in atto di comportamenti adeguati nel gruppo di pari.
Sarebbe, inoltre, molto importante che i genitori riescano a costruire con i figli una relazione entro la quale parlare anche di questi temi, perché non è detto che i giovani riescano a trovare altrove informazioni corrette. Non sempre le scuole attuano programmi di educazione affettiva e sessuale e quando i ragazzi non hanno riferimenti certi si trovano a cercare informazioni su Internet, dove non sempre sono di buona qualità.
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