I 5 punti fondamentali della terapia del diabete tipo 1

I 5 punti fondamentali della terapia del diabete tipo 1

Editato da: Antonietta Rizzotti il 19/09/2023

Quali sono le caratteristiche del diabete tipo 1? Come abituare il bambino a convivere con il diabete? L’esperta in Pediatria ci spiega quali sono i 5 punti cardine nella terapia del diabete mellito tipo 1

Le caratteristiche del diabete tipo 1

Il diabete tipo 1, tipico del bambino e dell’adolescente, è caratterizzato dalla carenza assoluta di insulina, dovuta alla distruzione autoimmunitaria delle beta-cellule pancreatiche. Risulta necessaria, quindi, una terapia sostitutiva con insulina.

L’esordio di questo tipo di diabete è brusco, spesso in concomitanza con altre malattie, e tende a provocare chetoacidosi, una grave condizione metabolica che si manifesta quando il corpo non riesce ad utilizzare il glucosio come riserva di energia.

La terapia del diabete tipo 1 nel bambino

Lo scopo della terapia del diabete tipo 1 è la crescita regolare del bambino: al piccolo paziente va garantita la possibilità di svolgere le normali attività di un soggetto della stessa età, un normale sviluppo puberale e un’aspettativa di vita il più lunga e libera dalle complicanze della malattia possibile.

Bambini che preparano da mangiare

Per mantenere i valori della glicemia il più possibile vicini alla norma, vediamo insieme i cardini fondamentali della terapia!

Insulina

Al momento di prescrivere la terapia insulinica, il medico dovrà valutare diversi fattori, tra cui lo stile di vita del bambino (orario e numero dei pasti; eventuali attività sportive), la capacità di autogestirsi e la motivazione psicologica del paziente, la sua struttura fisica, l’eventuale presenza di complicanze o altre patologie.

Autocontrollo

Il bambino e la sua famiglia non possono dipendere totalmente dalla struttura sanitaria e dal medico per il controllo della malattia. Il paziente e i suoi cari necessitano di essere istruiti sul diabete, in particolare su come effettuare il controllo della glicemia, della glicosuria e della chetonuria, e su come adattare le dosi di insulina.

Autogestione

Con questo termine s’intende l’adattamento della terapia e la capacità di tenere sotto controllo i valori glicemici. La famiglia del paziente dovrà imparare ad adattare la dose di insulina sulla base dell’iperglicemia e dell’ipoglicemia, o preventivamente se è prevista una variazione nell’assunzione del cibo e nell’attività fisica.

Alimentazione corretta

La dieta deve contenere tutti i nutrienti essenziali nelle quantità ottimali, ed è un mezzo attraverso cui controllare i livelli glicemici. Inoltre, è attraverso l’alimentazione che si deve cercare di compensare il rischio aterogenico (il rischio di andare incontro ad una malattia cardiovascolare). A questo punto, pare evidente che parlare di “dieta per diabetici” sia sbagliato: si dovrebbe, invece, parlare di “corretta alimentazione”. La dieta deve essere facilmente attuabile, adattarsi alle abitudini di vita del paziente e tener conto dello stato socio-culturale, economico e delle usanze etniche. Naturalmente al bambino dev’essere impartita una continua educazione alimentare, che coinvolga tutta la famiglia e porti al raggiungimento dell’autonomia nell’adolescenza. Questa educazione deve vertere su calorie, nutrienti, piramide alimentare, equivalenti e liste di scambio, in modo che il paziente possa adattare l’alimentazione anche a situazioni non abitudinarie (attività fisica non programmata, feste, vacanze).

Attività fisica

Lo sport favorisce una crescita armonica e la relazione con i coetanei. Aiuta poi a mantenere il peso ideale e tenere sotto controllo la glicemia e il colesterolo totale.

Pediatria a Catania