Il Long-COVID: di che cosa si tratta?

Il Long-COVID: di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 18/03/2023

Con il termine Long-Covid s’intende un insieme di disturbi e manifestazioni cliniche che permangono dopo aver contratto l’infezione acuta da SARS-CoV-2. Tuttavia, le cause per cui i pazienti sviluppano il Long-Covid sono ancora sconosciute, sebbene ci sono alcuni fattori che favoriscono la comparsa di questa patologia come il sesso femminile, l’età avanzata e l’ospedalizzazione. Grazie all’intervento del Dott. Salvatore Leonardi, specialista in Pediatria, approfondiamo che cos’è il Long-Covid e come si manifesta

Sindrome post-Covid-19 o Malattia Covid-19 sintomatica persistente?

Bisogna tener presente che il Long-Covid comprende due fasi che includono la Malattia Covide-19 sintomatica persistente e la Sindrome post-Covid-19. Ma qual è la differenza tra queste due fasi?

La Malattia Covid-19 sintomatica persistente è quando i sintomi del Covid-19 persistono tra 4 e 12 settimane; mentre la Sindrome post-Covid-19 riguarda i sintomi dovuti al Covid-19 che si manifestano per più di 12 settimane e non possono essere spiegati con diagnosi alternative.

Quali sono le manifestazioni cliniche del Long-Covid?

Le manifestazioni cliniche del Long-Covid possono variare molto e non vi è una decisione unanime riguardo alle loro caratteristiche. Inoltre, questa variabilità dei sintomi si possono manifestare sia singolarmente sia in diverse combinazioni. Possono essere transitori oppure costanti e possono anche cambiare la loro natura nel tempo.

Generalmente si pensa che più grave è stata la malattia acuta, maggiore rischia di essere l’entità dei sintomi nel tempo.

Dato che vi è una grande varietà dei sintomi, si sono stabilite due categorie che raggruppano tali manifestazioni cliniche: manifestazioni generali e quelle organo-specifiche.

Tra le manifestazioni generali le più comuni nei pazienti affetti da Long-Covid sono:

  • Astenia persistente
  • Debolezza muscolare
  • Febbre recidiva
  • Dolori diffusi
  • Stanchezza eccessiva
  • Anoressia
  • Mialgie
  • Atralgie
  • Peggioramento della qualità della vita

Invece, tra le manifestazioni organo-specifiche troviamo:

  • Dispnea
  • Tosse persistente
  • Diminuzione della capacità di espansione della gabbia toracica
  • Dolore al petto
  • Tachicardia
  • Palpitazioni
  • Aritmie
  • Variazione della pressione arteriosa
  • Cefaleauomo con cefalea
  • Difficoltà di concentrazione ed attenzione
  • Problemi di memoria
  • Difficoltà nelle funzioni esecutive
  • Neuropatie periferiche
  • Perdita di gusto e dell’olfatto
  • Disautonomia
  • Malessere cronico
  • Ansia
  • Disturbo da stress post-traumatico
  • Perdita di appetite
  • Nausea
  • Diarrea
  • Reflusso gastroesofageo
  • Eruttazione
  • Distensione addominale
  • Disfunzioni della deglutizione
  • Acufeni
  • Mal di gola
  • Eritema pernio
  • Eruzioni papulo-squamose
  • Rash cutaneo
  • Orticaria
  • Psoriasi
  • Alopecia
  • Tromboembolismo
  • Nefropatia
  • Diabete mellito
  • Tiroidite subacuta

Che cosa succede nei bambini?

Nonostante il meccanismo di risposta sia ancora da confermare, è noto che i bambini, soprattutto quelli con età inferiore agli 11 anni, affetti da covid-19 hanno una minor probabilità di sviluppare una malattia grave sia durante la fase acuta sia nelle settimane successive. Tuttavia, alcuni bambini potrebbero andare incontro alla cosiddetta MIS-C, condizione infiammatoria multisistemica, che deve essere trattata tempestivamente con lo scopo di prevenire un’insufficienza multiorgano e shock.

Per quanto riguarda il Long-Covid nel bambino, i sintomi possono comparire successivamente ed in maniera persistente durante vari mesi. Tra i sintomi più comuni, troviamo:

  • Nausea
  • Febbrebambino con mamma che gli misura la febbre
  • Mal di gola
  • Disturbi gastro-intestinali
  • Cefalea
  • Manifestazioni cutanee
  • Artromialgie
  • Disturbo del sonno
  • Astenia
  • Cambiamenti del tono dell’umore
  • Vertigini
  • Palpitazioni
  • Sensazione di fame d’aria
  • Disfunzioni cognitive
  • Difficoltà di concentrazione

Tuttavia, finora non è noto se questi sintomi siano il risultato di un danno neurologico diretto causato dal virus, di una risposta autoimmune, oppure se dipendenti dall’intervento medico e/o favoriti da problematiche psichiatriche preesistenti.

I bambini non sono i soggetti direttamente colpiti dal virus, bensì sono coloro che soffrono indirettamente durante questa pandemia a causa delle modifiche delle condizioni di vita, del reddito familiare, disoccupazione, dei problemi di istruzione e di accesso ai servizi sanitari. Ciò causa un maggior rischio di violenza domestica oppure abbandono.

Come si manifesta negli anziani?

Purtroppo, gli anziani sono i soggetti più colpiti dal Long-Covid, poiché hanno una ridotta capacità di recupero dalle situazioni di stress per il loro stato di fragilità. I disturbi più comuni in pazienti anziani sono:

  • Asteniasignora anziana che non si sente bene
  • Dispnea
  • Dolore articolare
  • Tosse
  • Disturbi neurodegenerativi e psichiatrici
  • Deterioramento cognitivo

Inoltre, lo stato nutrizionale degli anziani con Long-Covid è spesso alterato e, di conseguenza, aumenta il rischio di atrofia muscolare, sarcopenia e fragilità.

Fattori di rischio e diagnosi

Sebbene ci sia bisogno di approfondire quali sono i fattori di rischio, si è constato che l’aumentare dell’età, l’indice di massa corporea e il numero di sintomi che si manifestano nella fase acuta del Covid-19, aumenta il rischio di soffrire di Long-Covid.

Per quanto riguarda la diagnosi, purtroppo non ci sono criteri chiari e condivisi internazionalmente per definire il Long-Covid. Tuttavia, la diagnosi è prettamente clinica e si basa su una storia di Covid-19 e un mancato recupero completo con la manifestazione di uno o più sintomi elencati precedentemente.

Pediatria a Catania