Il Lupus eritematoso sistemico è una malattia cronica che può ledere diversi organi e tessuti, interessando tutto il corpo. Causa la produzione di anticorpi che attaccano il nucleo delle cellule e altre componenti tissutali. Vi sono diversi modi per trattarlo: ne parla il Prof. Francesco Puppo, esperto in Allergologia e Immunologia a Genova
Che cos’è il Lupus eritematoso sistemico?
Il Lupus eritematoso sistemico (LES) è una patologia autoimmune sistemica che colpisce tra i 20 e i 50 individui ogni centomila abitanti; a essere interessato è soprattutto il genere femminile, e si manifesta soprattutto tra i 20 e i 40 anni. Si tratta di una malattia le cui cause sono solo parzialmente note.
Sembra che vi sia una predisposizione ereditaria per il Lupus, ma a questa si aggiungono fattori esterni quali raggi UVA, estrogeni, l’assunzione di determinati tipi di farmaci, etc. Queste diverse concause possono portare a uno squilibrio del sistema immunitario.
La conseguenza di questo scompenso è la sintesi di anticorpi che attaccano determinati componenti dell’organismo, per esempio quelli del nucleo cellulare. Ciò porta alla genesi di immunocomplessi che cominciano a circolare nell’organismo, per poi arrestarsi a livello dei piccoli vasi, dove si depositano causando un’infiammazione.
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Qual è il decorso del Lupus eritematoso sistemico?
Le parti del corpo e gli apparati che possono essere colpiti dal Lupus eritematoso sistemico sono i seguenti:
- La pelle;
- Le articolazioni;
- L’apparato muscolo-scheletrico;
- Le cellule del sangue;
- La coagulazione;
- La pleura;
- Il pericardio;
- I reni;
- Il sistema nervoso;
- Il sistema cardiovascolare;
- Il sistema respiratorio;
- Nel caso di una paziente donna in età fertile, può causare disturbi nel concepimento o durante la gestazione.
Il decorso della malattia è cronico e invalidante; per tale motivo, e data l’età giovanile in cui si manifesta abitualmente, è fondamentale diagnosticarla quanto prima per combatterla fin dalle sue prime manifestazioni. La tempestività delle terapie può influenzare positivamente la qualità e l’aspettativa di vita dei malati.
Quali sono i sintomi del Lupus eritematoso sistemico?
Dati i numerosi organi che può coinvolgere, la patologia può presentare sintomi molto diversi tra loro: viene infatti soprannominata “Il grande mimo”.
Le manifestazioni più comuni sono le seguenti:
- Dolore alle articolazioni e ai muscoli;
- Febbre;
- Eruzioni cutanee, soprattutto sul volto;
- Caduta anomala di capelli;
- Sensibilità alla luce;
- Ulcere in bocca;
- Spossatezza e stanchezza;
- Versamenti al pericardio e alla pleura;
- Riduzione del numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine;
- Trombosi.
Come viene diagnosticato il Lupus?
La diagnosi di Lupus va effettuata da un medico specialista in base ai sintomi e alla positività di alcuni esami di laboratorio (per esempio la ricerca degli anticorpi anti-nucleo/ANA, anti ds-DNA e altri).
Qual è la terapia più indicata per il Lupus eritematoso sistemico?
Il Lupus eritematoso sistemico viene spesso trattato con farmaci di diversa natura che riducono o modulano l’attività del sistema immunitario (corticosteroidi, antimalarici, immunosoppressori, biologici).
L’obiettivo del trattamento è quello di far regredire la malattia, ridurre la frequenza delle riacutizzazioni e tenere sotto controllo i sintomi nelle fasi croniche. La terapia corretta deve essere scelta a seconda degli organi colpiti e della gravità della malattia.
Il Lupus eritematoso sistemico, a causa della varietà delle sue manifestazioni, necessita di un approccio multidisciplinare. È dunque opportuno per i pazienti affidarsi ad ambulatori polispecialistici, chiamati “Lupus Clinic”, in cui il personale medico possa assicurare un percorso di diagnosi e di trattamento ottimizzato.
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