Il naso non deve essere solo bello, ma deve anche funzionare

Il naso non deve essere solo bello, ma deve anche funzionare

Editato da: Alice Cattelan il 07/04/2023

In questo interessante articolo il Dott. Ignazio Tasca, specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale, ci parla della chirurgia nasale volta a ristabilire il benessere respiratorio del paziente

Dott. Tasca, ci vuole spiegare quali sono le funzioni il naso?

Il naso è la prima via respiratoria e da esso dipende il corretto funzionamento di tutto l’apparato respiratorio. Il naso può essere paragonato ad un “iceberg”. Infatti, la parte esterna che si vede al centro del viso è solo una piccola porzione, il naso poi continua all’interno nelle cavità nasali per una lunghezza di 8-10 cm. Le cavità sono separate in una parte destra e una parte sinistra da una struttura centrale chiamata setto nasale, formato da cartilagine ed osso.
Le cavità nasali, per la loro peculiare struttura anfrattuosa, influenzano le resistenze al passaggio del flusso aereo consentendo un vero e proprio trattamento dell'aria, potremmo quindi paragonare il naso ad un "climatizzatore".

Nel naso infatti avvengono la filtrazione, il riscaldamento, ed il processo di umidificazione dell'aria inspirata. L’aria che arriva ai polmoni ha sempre un’umidità di circa il 90% ed una temperatura compresa tra i 31 e i 34 °C. Tutto questo vuol dire che il naso riesce a fornire ai polmoni aria a temperatura e umidità costante, al di là della temperatura fuori del nostro corpo e delle condizioni atmosferiche nelle quali ci troviamo.

Nella porzione superiore delle fosse nasali, sono ubicate cellule neurosensoriali destinate alla percezione degli odori (area olfattoria). Non dobbiamo dimenticare la notevole importanza dell’olfatto in quanto:

  • regola l'assunzione del cibo e la percezione dei sapori e dei gusti (interazione con il sistema gustativo);
  • regola il comportamento riproduttivo attraverso la percezione dei ferormoni (sostanze odorose emesse dall'uomo che modulano il desiderio sessuale);
  • espleta una importante funzione protettiva nell'evidenziare sostanze nocive e tossiche

Recentemente, in era “COVID”, uno dei sintomi iniziali di questa malattia virale è stato proprio il calo o la perdita dell’olfatto, a significare che le cellule olfattive nasali vengono danneggiate dal coronavirus.

Quando non vi è una corretta funzione del naso, si è costretti ad una respirazione attraverso la bocca per cui l'aria inspirata, “saltando il naso”, risulta essere piena di particelle in sospensione, fredda e secca. Tutto ciò crea un processo di "irritazione" continua delle basse vie respiratorie favorendo una serie di malattie e disfunzioni (faringiti, laringiti, tracheiti, bronchiti).

Quindi si può certamente affermare che il naso è un organo importante per l’omeostasi del nostro organismo.

Quali sono le cause che determinano una ostruzione nasale?

Molteplici sono le cause che determinano una cattiva respirazione nasale, alcune forme vengono trattate con terapia medica (riniti allergiche, alcune poliposi) ma quando le strutture nasali interne del naso (setto, turbinati) hanno deformità che ostruiscono le cavità provocando una costante cattiva respirazione, sicuramente la chirurgia risulta indispensabile.

Le cause traumatiche sono la maggioranza, ma entrano anche cause congenite, malformative, iatrogene.

La chirurgia nasale quando va eseguita?

Come è stato già detto, una buona respirazione nasale è importante per il benessere di tutto l’organismo.
Quando per svariate cause il naso presenta deformità strutturali, che non permettono una corretta respirazione, deve essere trattato chirurgicamente. La chirurgia nasale funzionale pertanto va effettuata quando ce ne sia bisogno e a tutte le età. Deve essere sfatato il concetto di attendere fino ai 18 anni prima di operare il naso.

Quindi Lei tratta le deviazioni nasali anche nei bambini?

Oggi questa chirurgia va eseguita anche in età pediatrica, nel caso di nasi traumatici e che condizionano il bambino ad una respirazione orale con tutte le complicanze negative sul faringe (tonsilliti frequenti), dell’orecchio medio, sull’accrescimento del palato. 

Certo vanno attuate tecniche chirurgiche conservative, funzionali, che consentono di allineare le strutture nasali, nel rispetto di quelle che sono le aree di accrescimento. (Fig.1)

Fig. 1

Ma posso aggiungere di più, il naso deforme va trattato subito, già alla nascita nelle prime ore di vita. Il neonato nel venire alla luce, durante il passaggio nel canale del parto, subisce delle pressioni sul viso ed il naso che è la parte più prominente, può essere deformato. Deformità che di norma però, con la plasticità dei tessuti, tendono a rientrare.

Purtroppo, nel 2 – 3% dei casi queste alterazioni nasali permangono; questi sono quei soggetti che da adulti, in assenza di altri traumi, hanno il naso deforme, con implicazioni sia funzionali che estetiche.  Queste deformità vanno trattate già a poche ora dalla nascita con una semplice manovra rapida che allinea il naso.

I controlli nel tempo (10 – 12 – 15 anni) hanno dimostrato che questi bimbi hanno un normale accrescimento e, se non subiscono altri traumi da adulti, successivamente non avranno bisogno di alcuna chirurgia nasale. (Fig.2 a-b)

Fig. 2-a
Fig. 2-b

Si può dire che la chirurgia nasale non è esclusivamente una chirurgia estetica

Un bel naso? È facile pensare che sia un’esigenza tutta moderna quella di aderire ai canoni culturali di bellezza ricorrendo alla chirurgia estetica. L'elevato valore estetico del naso o della struttura nasale è noto sin dall'antichità, in Grecia non venivano ammessi al sacerdozio chi non munito di un bel naso. In Persia accedevano al trono solo sovrani di bel profilo. In Egitto 3000 anni avanti Cristo, e in India i testi sacri descrivono metodi per la ricostruzione chirurgica del naso. Tra i “moderni” chirurghi estetici del naso spiccano la scuola siciliana dei Branca (1500) ed il bolognese Gaspare Tagliacozzi, che nel 1597 pubblicò quello oramai da tutti considerato il primo trattato di chirurgia estetica occidentale, che fonda il “metodo italiano” per la ricostruzione del naso ed apre ad una lettura in cui l’estetica si associa alla psicologia oltre che alla funzionalità

Il naso purtroppo nella credenza popolare è considerato esclusivamente come un organo di estetica. Abbiamo visto invece come il naso, per le sue peculiari funzioni, ha un ruolo importante per mantenere il buon equilibrio dell’apparato respiratorio. Quindi una chirurgia nasale deve mirare a correggere deformità delle strutture interne (setto e turbinati) e correggere anche deformità che coinvolgono le strutture portanti esterne. Ebbene in questi casi NON si può parlare di chirurgia estetica ma bensì di chirurgia funzionale di tutto il naso. (Fig.3) È come se un architetto nel ristrutturare un vecchio casolare non mettesse a piombo ed in asse le mura portanti esterne dell’edificio.

Fig. 3
Naso torto prima e subito dopo intervento

Nel mondo moderno, l’aspetto esteriore, l’apparire, la bellezza giocano un ruolo importante. Pertanto, anche la chirurgia nasale deve risolvere i problemi esteriori dei pazienti. Nel caso in cui non vi siano problemi fisiologici, l’intervento sulle strutture esterne del naso può comunque rispondere ad un bisogno di correggere quello che si vive come un elemento disturbante, spesso a prescindere dall'entità del difetto fisico. (Fig. 4 e Fig.5)

Ciò corrisponde a ciò che lo stesso Tagliacozzi diceva: “noi ripristiniamo, ripariamo e diamo l’integrità a quelle parti del viso che la natura ci ha dato e il destino ci ha tolto, non tanto per la gioia della vista, ma per rasserenare gli spiriti”.       

Fig. 4
Naso gibboso prima e subito dopo l'intervento

 

Fig. 5
Controllo ad un anno dall'intervento: prima sx - dopo dx

 

Otorinolaringoiatria a Imola