L’aneurisma aortico: cause e trattamenti

L’aneurisma aortico: cause e trattamenti

Editato da: Monica Fato il 09/06/2022

L’aneurisma aortico è, nella quasi totalità dei casi, asintomatico ed è provocato dalla dilatazione di un’arteria. Il Prof. Aaron Thomas Fargion, Chirurgo vascolare a Firenze, spiega meglio di cosa si tratta e con quali trattamenti intervenire

Che cosa è un aneurisma?

L’aneurisma è una dilatazione di un’arteria tale da superare di più del 50% il suo diametro normale (corrispondente per l’aorta, nel maschio adulto di 60 anni a circa 2 cm e nella donna di stessa età a dimensioni lievemente inferiori).

Quali sono i sintomi?

Gli aneurismi, salvo rare eccezioni, sono del tutto asintomatici. La diagnosi è occasionale nel 75% dei casi e può avvenire in occasione di una visita medica per rilievo di tumefazione pulsante a livello addominale o durante indagini diagnostiche eseguite anche per altri motivi (ad esempio ecografia, radiografia, TAC).

Quali sono le cause?

La causa più frequente dell’aneurisma dell’aorta è l’aterosclerosi. Nei soggetti predisposti (risulta infatti importante la familiarità) l’esposizione a fattori di rischio (fumo di sigaretta, ipertensione, ipercolesterolemia, diabete) può determinare la formazione di un aneurisma. Possono esservi anche altre cause, rare, tra cui: alterazioni congenite del tessuto connettivo, pregressi traumi ed infezioni.

Quali sono i rischi?

I rischi sono rappresentati dall’evoluzione naturale dell’aneurisma con il progressivo aumento del suo diametro, e conseguente incremento del rischio di rottura. Più è grande l’aneurisma e più veloce la sua crescita, maggiore sarà il rischio di rottura. La rottura di un aneurisma aortico è un’evenienza drammatica che pone a serio rischio la vita del paziente in un’elevata percentuale dei casi, anche se operati in urgenza.

Quali sono i trattamenti?

Il trattamento dell’aneurisma è in genere di tipo chirurgico tradizionale od endovascolare e viene indicato quando le sue dimensioni superano i 5 cm. Tale intervento si esegue in anestesia generale. Attraverso l’incisione chirurgica dell’addome, si procede alla sostituzione dell’aorta aneurismatica con una protesi sintetica di dimensioni simili all’aorta sana del paziente. Quest’ultima metodica è considerata, da decenni, l’approccio per antonomasia di questa patologia.
L’intervento endovascolare è una procedura meno invasiva e avviene attraverso il posizionamento, sotto controllo di apparecchiature radiologiche, di un’endoprotesi all’interno dell’aorta attraverso le arterie femorali mediante piccoli tagli all’inguine o, quando possibile, con una semplice puntura (accesso percutaneo). Questo tipo di approccio è indicato solo in pazienti con caratteristiche anatomiche favorevoli, perché richiede alcune caratteristiche morfologiche tali da garantire un’efficacia del trattamento nel tempo (circa il 70% dei casi). Questa tecnica è sicuramente meno invasiva, ma richiede un monitoraggio continuo per assicurare buoni risultati a distanza, per tale motivo sono necessari controlli per tutta la vita.

Chirurgia vascolare a Firenze