La visita aritmologica: tutto quello che devi sapere

Pubblicato il: 22/03/2024 Editato da: Veronica Renzi il 22/03/2024

La visita aritmologica è un passo cruciale nella gestione dei disturbi del ritmo cardiaco, condotta da un esperto aritmologo, un cardiologo specializzato in aritmie. Questo articolo del Dott. Grossi, Specialista in Cardiologica a Torino, esplora in dettaglio il significato della visita aritmologica, i suoi componenti chiave e l'importanza della diagnosi e del trattamento tempestivi

Definizione e Ruolo dell'Aritmologo

L'aritmologia è una sotto-specialità della cardiologia che si concentra sugli studi delle aritmie cardiache. L'aritmologo è il professionista esperto che svolge la visita aritmologica, valutando e gestendo i pazienti con disturbi del ritmo. Se l'aritmologo esegue anche procedure di studio elettrofisiologico ed ablazione transcatetere, assume anche il ruolo di elettrofisiologo.

In cosa consiste la visita aritmologica?

  • Anamnesi: durante questa fase, l'aritmologo raccoglie dettagli sulla storia del paziente, includendo l'età, il sesso, le attività svolte e i fattori di rischio cardiovascolare. Si esplorano i disturbi del ritmo, analizzando la frequenza, la durata e l'impatto sui pazienti. La revisione della documentazione clinica precedente, come elettrocardiogrammi, holter, ecocardiogrammi e altri test, è fondamentale.
  • Esame obiettivo cardiovascolare: l'aritmologo esegue un esame fisico cardiovascolare completo, misurando la pressione arteriosa, valutando i polsi periferici, cercando edemi periferici e/o turgore giugulare, e auscultando il cuore e i polmoni. Questo aiuta a identificare segni di scompenso cardiaco o patologie correlate.

  • Elettrocardiogramma (ECG): fondamentale in ogni visita aritmologica, l'ECG fornisce informazioni cruciali sullo stato di salute del cuore. Anche se l'aritmia potrebbe non essere presente durante la visita, l'ECG offre indicazioni preziose, dirette o indirette.
  • Formulazione diagnostico-terapeutica: basandosi sui dati clinici raccolti e sull'ECG, l'aritmologo può formulare una diagnosi definitiva o ipotesi diagnostiche. A seconda della situazione, potrebbero essere necessari ulteriori test, prescritti e rivalutati in visite successive. Una volta ottenuta una diagnosi, l'aritmologo pianifica la strategia terapeutica, che può comprendere farmaci o procedure come l'ablazione transcatetere.

Per chi è consigliata la visita aritmologica?

  • Pazienti senza diagnosi precedente di aritmie: la visita è essenziale per coloro che manifestano sintomi come palpitazioni, battiti irregolari, mancanza di respiro o vertigini, aiutando a identificare e trattare tempestivamente i disturbi del ritmo.
  • Pazienti con diagnosi precedente di aritmie: i pazienti con diagnosi precedenti devono sottoporsi regolarmente a visite aritmologiche per valutare la risposta al trattamento e apportare eventuali modifiche alla terapia.
  • Pazienti a rischio di morte improvvisa: individui con cardiopatie strutturali o malattie dei canali ionici, anche senza sintomi evidenti, possono beneficiare di una valutazione aritmologica per determinare il rischio aritmico e pianificare la prevenzione.
Cardiologia a Torino

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