Malattia diverticolare o diverticolite: perché non bisogna sottovalutarla?

Malattia diverticolare o diverticolite: perché non bisogna sottovalutarla?

Editato da: Sharon Campolongo il 08/03/2023

Si tratta di una condizione clinica generalmente ignorata, fino a quando non viene scoperta casualmente nel corso di un accertamento o in presenza di sintomi. Tale patologia viene definita anche come “malattia del benessere”. In Europa colpisce in prevalenza la popolazione anziana: ben il 65% dei soggetti con più di 65 anni, mentre nei soggetti tra i 40 e i 60 anni si manifesta in genere nel 40% dei casi. Il sesso femminile è più soggetto allo sviluppo di diverticolite: quasi il doppio dei casi rispetto al sesso maschile. Scopriamo insieme al Dott. Mattia Pizzi, specialista in Chirurgia Generale, in che cosa consiste tale patologia e i possibili trattamenti

Da che cosa è caratterizzata la malattia diverticolare?

Questa patologia è caratterizzata dalla presenza di diverticoli, ossia piccole dilatazioni simili a palloncini che sporgono sulla mucosa e sottomucosa intestinale, a causa dell’incremento della pressione dentro del grosso intestino.

I diverticoli sono presenti in genere nell’intestino crasso, in particolare nella sua parte terminale (colon sigmoideo), ma possono manifestarsi anche nell’esofago.

Perché si formano i diverticoli?

Purtroppo, non si conosce il motivo per cui si formano i diverticoli.

Tuttavia, è certa è la correlazione con la stipsi, la dieta, uno stile di vita sedentario, obesità, fumo e alcuni farmaci. Infatti, una dieta scorretta, ossia carente di fibre e liquidi da un lato ed esageratamente ricca di carne rossa, grassi e zuccheri dall’altro, facilita la formazione di feci dure e consistenti che obbligano l’intestino a forti contrazioni per espellerle. Questo processo causa un degrado della parete del colon che porta all’insorgenza di diverticoli.

In alcuni casi, però, sono presenti dalla nascita.

ragazza con dolore a livello dell'intestino

Come si manifestano i diverticoli?

Generalmente i diverticoli non causano alcun problema, ma a volte si infiammano o sanguinano.

È fondamentale sapere di avere un intestino propenso a sviluppare diverticolosi, poiché bisognerà porre in essere strategie di prevenzione necessarie, con lo scopo di evitare il passaggio da una condizione clinica perlopiù asintomatica a una diverticolite vera e propria.

 Quest’ultima presenta sintomi come:

  • Dolore e/o gonfiore addominale
  • Flatulenza
  • Stitichezza o diarrea
  • Stanchezza
  • Febbre
  • Dolore al basso fianco sinistro

Come si diagnostica la diverticolite?

Se il paziente accusa sintomi è necessario che si rivolga ad uno specialista in colon-retto, poiché molti sintomi dovuti a diverticolosi o diverticolite sono comuni anche ad altre problematiche, in alcuni casi più serie.

Durante la visita specialistica, il medico eseguirà un’anamnesi accurata, procedendo in seguito ad alcuni accertamenti come:

  • Esami del sangue
  • Esami delle urine
  • Esami delle feci
  • TAC dell’addome con mezzo di contrasto

Invece, quando passa l’infiammazione, si eseguono controlli endoscopici come la Colonscopia e il Colon TC (Colonscopia Virtuale). La Colonscopia viene eseguita anche per escludere un tumore del colon ed eventuali coliti indeterminate/ischemiche.

Cosa fare in caso di diverticolite?

In caso di diverticolosi asintomatica non è necessario assumere farmaci, ma piuttosto bisogna intervenire sulla dieta e sullo stile di vita, onde evitare il proliferare di diverticoli e la possibile evoluzione in diverticolite. Pertanto, è importante consumare molto di più alimenti ricchi di fibre.

In presenza di diverticolite lieve, occorre integrare la dieta con cibi probiotici associati ad antinfiammatori con l’aggiunta di antibiotici per combattere i batteri intestinali e migliorare la flora intestinale. Più in generale, bisogna evitare le bevande gassate e zuccherate, limitare il consumo di cioccolata, cacao, caffè e spezie piccanti, evitare i fritti e gli insaccati. Inoltre, si consiglia di bere molta acqua e tisane, affinché l’alvo si mantenga fluido.

Quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico?

Come sempre, la terapia chirurgica deve essere la extrema ratio.

Le complicanze di una diverticolite non curata possono condurre ad un rapido peggioramento delle condizioni del paziente. Si va dal sanguinamento dei diverticoli all’ostruzione intestinale, alla formazione di ascessi nel peritoneo, che richiede un rapido trattamento chirurgico, fino alla perforazione del colon che si concretizza nell’invasione delle feci nella cavità addominale.

Per questa patologia le procedure chirurgiche utilizzate sono due:

  • Resezione Colica o Colectomia: consiste nell’asportazione di una parte o dell’intero colon-retto;
  • Laparoscopia: si tratta di una tecnica meno invasiva, poiché si eseguono 4 mini incisioni per rimuovere il tratto intestinale in cui si concentrano i diverticoli con l’ausilio di una microcamera.

In entrambe le tecniche, è necessario ricostruire la continuità intestinale per consentire il transito e l’espulsione delle feci.

Chirurgia Generale a Meda