Non posso fare a meno di te: la dipendenza affettiva

Non posso fare a meno di te: la dipendenza affettiva

Editato da: Serena Silvia Ponso il 05/06/2023

L’essere umano dipende dall’ambiente in cui vive: dipendiamo dall’aria che respiriamo, da ciò di cui ci nutriamo; dipendiamo dagli aspetti socio-culturali in cui siamo immersi. Nella coppia si sviluppano nel tempo modalità di vivere e abitudini che possono creare anche dipendenze irrinunciabili. Ma quando tutto questo diventa una vera e propria dipendenza affettiva a cui dobbiamo porre attenzione? Risponde la Dott.ssa Francesca Zoppi, Psicologa e Psicoterapeuta a Nettuno e a Roma

Possiamo dipendere affettivamente da qualcun altro?

Certamente accade: spesso confondiamo la dipendenza dall’altro con l’amore o la passione smodata per un’altra persona.
Come per tutte le dipendenze, quasi sempre ce ne accorgiamo quando la dipendenza supera una certa soglia; cioè quando l’amore per l’altro inizia a far male.
Stare insieme causa un forte disagio, ma prevale “non ne posso fare a meno”, “non riesco a pensare a me”, “non riesco a separarmene”.
Ce ne accorgiamo quasi sempre quando la relazione di coppia diventa insoddisfacente, frustrante; una relazione in cui sentiamo di perdere la nostra identità e capacità decisionali.

Ci troviamo così in una situazione in cui sappiamo consapevolmente che la relazione non può più andare avanti, ma affettivamente e psicologicamente non siamo capaci di scioglierla, di separaci anche per un periodo breve, perché “ti amo da morire”.

 

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Quali sono i sintomi della dipendenza affettiva?

Come per tutte le dipendenze, possono svilupparsi sintomi quali la crisi di astinenza: stare per un tempo anche breve lontano dal partner genera ansia, stati depressivi, ridotta capacità di movimento. In relazione a questo può avvenire un abbassamento della soglia di tolleranza, ovvero la ricerca della riduzione dei tempi di allontanamento e un incremento di condotte, a volte ossessive, di vicinanza e di controllo del partner.

Già, il partner

Si è soliti pensare che nella coppia ci sia solo una persona dipendente che non riesce a separarsi dall’altra, ma non è così. Generalmente, una persona che stabilisce una relazione con un’altra che ha un comportamento dipendente è a sua volta dipendente, o per meglio dire co-dipendente.

Si tratta di un tipo di dipendenza in cui la persona attua comportamenti apparentemente di cura verso l’altra, con il solo bisogno inconscio di sentirsi apprezzato e ricambiato.

Delle volte quando queste strategie di contenimento non funzionano, e l’estrema cura può trasformarsi in rabbia e persino in violenza; “lo faccio per il tuo bene” è l’affermazione ricorrente.

Prima di arrivare a questi estremi è bene farsi aiutare e rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Come uscire da una condizione di dipendenza affettiva?

Nel nostro modello effettuiamo un’analisi psicodinamica ed evolutiva del quadro attuale, e proponiamo anche attivazioni psicocorporee mirate alla persona.

Spesso riscontriamo come le persone affettivamente dipendenti abbiano delle aree critiche risalenti alle prime fasi dopo la nascita: quella dell’attaccamento, se non a volte alla vita prenatale. Questo ci orienterà verso progetti terapeutici differenti.

A volte accade che la dipendenza affettiva sia solo una delle dipendenze che la persona porta in terapia, spesso quella a lei più evidente e urgente da risolvere. Sotto la dipendenza affettiva si possono infatti celare dipendenze da sostanze, da gioco o altro, tanto da poter diagnosticare un disturbo dipendente di personalità, che spesso rende necessario un approccio multidisciplinare.

 

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Psicologia a Nettuno