Parkinson: come affrontarlo
Autore:Il Dott. Piero De Carolis, esperto in Neurologia a Bologna, ci parla della malattia di Parkinson e ci dà degli utili consigli su come affrontare questa condizione
Che cosa è la malattia di Parkinson?
La malattia di Parkinson è una malattia neuro degenerativa che colpisce le cellule del sistema nervoso primariamente le cellule che producono dopamina. La dopamina è un neuro mediatore che è necessario per il corretto funzionamento motorio dell’organismo.
Come si formula la diagnosi di malattia di Parkinson?
La diagnosi di malattia di Parkinson è una diagnosi esclusivamente clinica, per la quale è necessario rivolgersi ad un medico specialista con competenza specifiche nei disordini del movimento. Gli esami paraclinici (RM, DAT- SCAN) vengono eseguiti solo sulla base di specifici quesiti dello specialista.
Il Parkinson colpisce solo gli anziani?
La Malattia di Parkinson colpisce 1 persona su 100 al di sopra dei 65 anni. In genere inizia intorno ai 60 anni ma, seppure in modo molto meno frequente, può iniziare anche prima dei 40 anni. Le forme ad esordio giovanile sono più frequentemente dovute a mutazioni genetiche, mentre le forme ad esordio al di sopra dei 60 anni riconoscono anche concause ambientali.
Il Parkinson compromette solo i movimenti?
I sintomi tipici della malattia di Parkinson sono i motori e sono rappresentati dalla triade: tremore, rigidità e rallentamento motorio. Sono però presenti anche sintomi non motori quali la depressione, disturbi cognitivi, disturbi urinari e disturbi del sonno. I disturbi del sonno, soprattutto i movimenti durante la fase REM del sonno, che è quella durante la quale si sogna, possono precedere anche di anni l’esordio dei disturbi motori.
Il Parkinson è una malattia che evolve rapidamente?
La malattia di Parkinson ha una evoluzione lenta e graduale che si sviluppa nel corso di molti anni. Le complicazioni in genere compaiono dopo circa 10 anni dall’inizio dei sintomi. Esistono forme più rare, con sintomi simili a quelli della malattia di Parkinson, che non rispondono alle terapie ed hanno una evoluzione molto più rapida, in pochi anni, in questo caso si parla di parkinsonismi.
Quali sono le terapie della malattia di Parkinson?
È bene premettere che non disponiamo di una terapia che guarisce la malattia di Parkinson ma abbiamo dei buoni farmaci sintomatici che stimolando la attività dopaminica migliorano le condizioni di vita della persona affetta. In generale, con i medicinali disponibili oggigiorno, è possibile offrire ai pazienti un controllo della sintomatologia (vale a dire essere in grado di svolgere una vita senza particolari limitazioni) per i primi 3-5 anni. In seguito, il controllo dei sintomi può non essere ottimale ed i pazienti potranno andare incontro ad una parziale riduzione delle loro attività motorie.
Quali consigli dare ai pazienti e alle loro famiglie?
Per prima cosa è necessario mantenere una vita di relazione, senza isolarsi. L’attività fisica (camminare, fare ginnastica) è importante per rallentare l’evoluzione della malattia insieme ad una gestione esperta della terapia farmacologica, per tale motivo una volta scelto lo specialista di fiducia è opportuno effettuare delle visite di controllo almeno 1-2 volte all’anno.