Patologie valvolari: di che cosa si tratta?
Le patologie valvolari, note anche come “valvulopatie”, sono così chiamate perché si tratta di malattie del cuore che interessano le valvole cardiache, quindi valvola polmonare, tricuspide, aortica e mitrale. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Filippo Benassi, specialista in Cardiochirurgia a Parma
In cosa consistono le patologie valvolari?
Abbiamo accennato che le patologie valvolari hanno a che fare le valvole cardiache, le cui valvulopatia funzioni possono subire delle alterazioni o accusare anomalie strutturali che poi possono dare origine a queste patologie valvolari, che possono essere congenite o acquisite.
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Quali sono le cause? E i fattori di rischio?
Se le valvulopatie sono congenite, le cause sono alcune anomalie delle strutture del cuore, a volte associate a sindromi specifiche (come ad esempio il prolasso della valvola mitrale o la bicuspidia aortica) e che hanno origine durante lo sviluppo dell'embrione.
Se invece le patologie vascolari sono acquisite, le cause possono essere:
- Calcificazione e degenerazione del tessuto vascolare, con conseguente usura e restringimento della valvola, specialmente in età avanzata;
- Infiammazioni e infezioni determinate da batteri, virus, sostanze tossiche e sostanze stupefacenti iniettate per via endovenosa;
- Aterosclerosi e ipertensione;
- Scompenso cardiaco e infarto acuto del miocardio, che possono dilatare prima il cuore e poi l'anello valvolare, fino a causarne l'insufficienza;
- Radioterapia;
- Malattie autoimmuni;
- Alcuni farmaci;
- Alcuni traumi (solo raramente).
La causa più frequente è l'usura delle valvole cardiache conseguente all'invecchiamento.
Quali sono le patologie valvolari più frequenti?
Tra le patologie più frequenti vi sono l’insufficienza mitralica, quando le valvole non si chiudono bene e il sangue refluisce all’indietro, e la stenosi aortica, quando il sangue passa con difficoltà dal ventricolo alla circolazione dopo che le valvole si sono ristrette.
Le malattie delle valvole del settore destro del cuore (polmonare e tricuspide), dove la pressione del sangue è più bassa, sono invece rare e di solito dovute a problemi congeniti.
Quali sono i trattamenti o gli interventi necessari?
In caso di patologie valvolari, il paziente può ricorrere a delle terapie farmacologiche su prescrizione del medico, come ad esempio diuretici in compresse, farmaci antiaritmici, anticoagulanti e vasodilatatori.
Il trattamento chirurgico può essere invece necessario nei casi più gravi e coincide con la valvuloplastica percutanea, con palloncino o senza. Si ricorre a questo trattamento nel caso in cui ci sia bisogno di ampliare la valvola ristretta.
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