Polipi uterini: cosa sono e come riconoscerli

Polipi uterini: cosa sono e come riconoscerli

Editato da: Jennifer Verta il 02/09/2021

Le irregolarità del ciclo mestruale sono spesso condizioni caratterizzanti la vita di una donna. Le cause di questa anomalia possono essere ricondotte alle alterazioni ormonali, alle patologie ovariche, ai fibromi e ai polipi. Il Dott. Giacomo Valducci, esperto in Ginecologia e Ostetricia a Roma, ci parla di polipi uterini.

Cos’è un polipo uterino?

Un polipo uterino rappresenta una crescita anomala dell’endometrio, il tessuto che normalmente riveste solo l'interno dell'utero. Un polipo uterino può avere natura benigna, maligna o precancerosa (condizione degli stadi intermedi tra un polipo benigno ed un carcinoma). Le dimensioni di un polipo oscillano da pochi millimetri ad alcuni centimetri e possono riempire completamente la cavità uterina raggiungendo il canale cervicale (molto raramente raggiungono l’esterno del collo dell’utero). Al fine di effettuare un corretto trattamento chirurgico è necessario esaminare la loro modalità di ancoraggio, quindi di impianto, alla parete uterina. In genere i polipi si manifestano nel periodo perimenopausale ma non si escludono certamente tutte le altre fasce di età.

Quali sono i sintomi di un polipo uterino?

I sintomi del polipo uterino sono strettamente collegati alle fase del ciclo mestruale, alla sua presenza ma anche alla sua definita scomparsa (condizione di menopausa). I principali sintomi clinici dei polipi uterini sono rappresentati da:

  • Irregolarità del ciclo mestruale;
  • Sanguinamento tra i cicli mestruali (spotting);
  • Sanguinamento in menopausa;
  • Dismenorrea (dolore durante il ciclo mestruale);
  • Infertilità;
  • Dispareunia (dolore durante un rapporto sessuale).

Quali sono le cause di un polipo uterino?

Nonostante non sia ancora stato definito e chiarito con precisione, un polipo uterino si genera a causa di un’anomala crescita e stratificazione delle cellule endometriali. Gli ormoni estrogeni sono i principali responsabili della proliferazione dell’endometrio e dei polipi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da:

  • Età perimenopausale con i suoi squilibri ormonali;
  • Ipertensione;
  • Obesità;
  • Assunzione di alcuni farmaci impiegati nella terapia dei tumore al seno.

Quale diagnosi determina la presenza di un polipo uterino?

I due esami diagnostici più utili al fine di individuare la presenza di un polipo uterino sono l’ecografia transvaginale e l’isteroscopia.

  • L’ecografia transvaginale è l’esame più comune poiché fornisce un’immagine globale dell’utero e delle ovaie evidenziando quindi possibili concause di sanguinamento anomalo quali fibromi o cisti ovariche;
  • L’isteroscopia è un’indagine che viene eseguita perlopiù in regime ambulatoriale e consiste nell’introduzione, nella cavità uterina, di una sottile ottica collegata ad una telecamera ed un monitor ad alta definizione. Per distendere la cavità uterina viene utilizzata una semplice soluzione fisiologica. L’esame, inoltre, fornisce informazioni preziose sull’eventuale presenza di malformazioni come setti o anomalie strutturali. L’eventuale sedazione non è necessaria se non nell’1-2% dei casi, quando si è di fronte a pazienti anziane o nullipare (che non ha mai partorito). In queste ultime in epoca post menopausale l’isteroscopia è pressoché obbligatoria in presenza di un anomalo spessore endometriale (se maggiore di 4 mm).

Quindi dagli albori dell’isteroscopia dal 1800 ad oggi numerosi passi avanti tecnologici sono stati fatti per rendere questo fondamentale esame diagnostico sempre più agevole ed indolore per le pazienti.

La tecnologia ci ha dato la luce, non lasciamo l’utero all’oscuro!

Ginecologia e Ostetricia a Roma