Sarcoma: tutto quello che devi sapere!
Il sarcoma è una forma tumorale maligna che ogni anno colpisce quasi 3000 pazienti in Italia. Ma che cos’è e come si può trattare? Ce ne parla il Dott. Sergio Valeri, esperto in Chirurgia Generale a Roma
Che cosa sono i sarcomi?
Con il termine sarcoma ci si riferisce ad una famiglia eterogenea di tumori rari che interessano i tessuti connettivi, cioè i tessuti “di sostegno”.
I due principali tipi di sarcoma sono:
- Sarcomi dei tessuti molli (STS) – 84% dei sarcomi (interessano tessuto adiposo, muscoli, vasi sanguigni, nervi o articolazioni). Comprendono i tumori stromali gastrointestinali (GIST) che sono considerati il 20% degli STS;
- Sarcomi ossei – 14% dei sarcomi.
Quali sono i sintomi?
I sintomi di esordio sono legati alla sede di insorgenza.
I sarcomi del distretto arti-tronco generalmente originano come una tumefazione che cresce nel giro di qualche settimana o di qualche mese e che, in genere, non è dolorosa, a meno che non abbia stretti rapporti con strutture nervose.
I sarcomi addominali possono dare sintomi molto più vaghi e aspecifici, come calo di peso, mancanza di appetito e stanchezza. In rari casi possono ostruire il passaggio delle feci provocando occlusioni intestinali o indurre sanguinamenti del tratto gastrointestinale.
Come si effettua la diagnosi?
Di solito il primo esame che viene effettuato, è l’ecografia. Dopo l’ecografia, in base alla sede di origine si eseguirà una RMN o una TC.
Fondamentale è la biopsia della lesione, che consiste nel prelievo di un campione di cellule provenienti dalla massa tumorale, e che permette la diagnosi istologica. Eseguito in anestesia locale, il prelievo di cellule viene effettuato mediante ago bioptico, o sotto visione diretta per le lesioni palpabili o sotto guida ecografica o guida TAC per le lesioni profonde.
In quali casi ricorrere alla chirurgia e in quali invece impiegare una terapia medica come chemioterapia o radioterapia?
Nei casi di forme localizzate, la chirurgia rappresenta l’approccio principale e deve perseguire criteri di radicalità specifici per i sarcomi e richiede da parte del chirurgo una esperienza nella patologia dei sarcomi. La chirurgia può essere integrata con trattamenti radiochemioterapici.
La radioterapia può precedere o seguire la chirurgia. Può essere utilizzata prima della chirurgia per ridurre le dimensioni del tumore e per migliorare la qualità dei margini chirurgici. Dopo la chirurgia, la radioterapia è indicata nelle forme tumorali più aggressive allo scopo di ridurre il rischio di una recidiva locale.
Anche la chemioterapia può essere utilizzata in fase preoperatoria, per ridurre le dimensioni del tumore primitivo, e in fase post-operatoria in presenza di forme molto aggressive, per ridurre il rischio di recidiva locale e/o di diffusione di malattia a distanza.
Nelle forme metastatiche il primo approccio è la terapia medica utilizzando la chemioterapia e la radioterapia da sole o in associazione.