Trombosi: se la conosci la eviti!

Trombosi: se la conosci la eviti!

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Cecilia Ghidotti il 17/01/2022

La trombosi venosa è una delle patologie cardiovascolari più comuni dopo l’infarto: solo in Italia sono oltre 100 mila i casi annuali. Se non curata può avere conseguenze molto gravi: mai sottovalutarla!

Che cos’è la trombosi?

Quando i trombi si sviluppano a livello della circolazione arteriosa si verificano malattie quali l’ictus celebrale, le ischemie e l’infarto del miocardio, mentre se è la circolazione venosa ad essere colpita si presentano patologie quali la trombosi venosa con possibile conseguente embolia polmonare.

Quali sono le cause della trombosi?

Le cause che portano alla trombosi sono differenti e variano in funzione che sia colpito il sistema arterioso o quello venoso. Nel primo caso, la causa è da ricercarsi nella patologia dell’arteriosclerosi. Il blocco all’arteria si sviluppa solitamente a livello di una biforcazione, ove siano presenti aneurismi o nelle cavità cardiache e man mano raggiunge dimensioni tali da bloccare l’intero lume.

La circolazione venosa, naturalmente più lenta della precedente, sviluppa trombi per disturbi e patologie quali:

  • Lesioni delle pareti dei vasi a seguito di traumi, infiammazioni, operazioni chirurgiche;
  • Posizione statica prolungata come nei casi di infortuni ortopedici, gravidanze o voli intercontinentali;
  • Problemi di eccessiva coagulazione come in caso di assunzione di anti-concezionali orali, infezioni o formazioni tumorali.

Queste eventualità possono essere evitate attraverso uno stile di vita attivo, un’alimentazione sana e controlli frequenti dei valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia. Il tabacco costituisce inoltre un’ulteriore fattore in grado di aggravare queste problematiche, per questo andrebbe evitato.

Come prevenire la trombosi?

Una volta riscontrati i sintomi di una possibile futura trombosi lo specialista prescriverà una terapia farmacologica preventiva che sarà diversa a seconda si tratti di circolazione arteriosa o venosa. Per la prima tipologia si ottengono ottimi risultati con antiaggreganti che agendo sulle piastrine aumentano la fluidità del sangue. A contrario si è visto che una terapia a base di anticoagulanti risulta più soddisfacente nei casi di trombosi della circolazione venosa.

Solo uno specialista in Chirurgia Vascolare sarà in grado di prescrivere la corretta terapia valutando la posizione del blocco, la salute generale del paziente e la presenta di altre malattie senza incorrere in sovradosaggi che possano compromettere la capacità di coagulazione del sangue. In alcune malattie a carico del sistema arterioso, qualora non sia indicato l’impiego di farmaci, potrebbe essere indispensabile intervenire con tecniche endoscopiche o chirurgiche in tempi rapidi. Entro 5 ore dall’insorgenza di una trombosi acuta è infatti possibile intervenire con una terapia a base di agenti trombolici con cateteri per via endovascolare. Per altre patologie sarà invece possibile rimodellare i vasi sanguigni con una dilatazione od utilizzare tecniche quali il bypass, l’embolectomia e la trombectomia. O ancora, nei casi di embolie polmonari minori, si agirà su due livelli con una terapia farmacologica associata al posizionamento si stent di protezione all’interno dei vasi.

Benché le tecniche per curare la trombosi si siano affinate moltissimo nel corso degli ultimi anni è comunque importante ricordare che la prevenzione rimane tutt’oggi la più affidabile tra le cure per questa patologia.

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