Che cosa sono i disturbi temporo-mandibolari?
Le articolazioni temporo-mandibolare sono le due strutture poste sui lati del viso che congiungono le ossa temporali del cranio alla mandibola. Sono composte da legamenti, tendini, muscoli e cartilagine e supportano i moventi di mascella e mandibola.
Quando l’azione delle articolazioni temporo-mandibolari per varie ragioni è compromessa si creano problemi che vanno ad influenzare non solo l’area stessa con problemi di masticazione e movimento, ma anche la salute generale del paziente.
Statisticamente questi disturbi colpiscono più frequentemente le donne tra i 40 e 50 anni e quelle appena sopra i vent’anni.
Prognosi dei disturbi temporo-mandibolari
La prognosi cambia in funzione alla gravità della patologia.
Il problema viene risolto quando il sistema e non solo l'articolazione temporo-mandibolare viene riorganizza per intero in una situazione ottimale, recuperando le proprie funzioni originali.
Sintomi dei disturbi temporo-mandibolari
I sintomi che indicano un problema all’area temporo-mandibolare si presentano principalmente come dolore durante la masticazione, cefalea, rumore anomalo prodotto dall’articolazioni dell’area interessata fino al blocco della stessa.
Nei casi più avanzati il dolore si diffonde anche alle aree del collo e delle braccia, producendo contrattura, vertigini e sensazione di chiusura delle orecchie e sonno non ristoratore.
Infine, un ultimo indicatore del disturbo è l’impossibilità di aprire completamente la bocca.
Diagnosi per disturbi temporo-mandibolari
La diagnosi principale della patologia avviene in prima istanza attraverso l’esame obiettivo dello specialista per poi passare ad esami strumentali quali ecografie, tac e radiografie e risonanza magnetica per confermare la problematica.
L’elettromiografia e kinesiografia sono altri due importanti esami di approfondimento in gnatologia che misurano il bilanciamento muscolare ed i movimenti mandibolari.
Durante la visita presenziale lo specialista controllerà in particolare la presenza di schiocchi delle articolazioni o dolore muscolare posizionando le dita sul viso del paziente mentre apre e chiude la bocca. Questa valutazione permetterà anche di verificare la presenza di un’apertura anomala o una dislocazione della mascella.
Quali sono le cause dei disturbi temporo-mandibolari?
L’origine dei disturbi temporo-mandibolari è da ricercare nella combinazione tra problemi anatomici articolari, contratture muscolari o problemi psicologici. Questi includono osteopenia, ossia la riduzione della massa ossea, artrite, anchilosi, ipermobilità, problemi di malocclusione e masticazione, bruxismo, e tensione muscolare.
Trattamenti per i disturbi temporo-mandibolari
Per ovviare al dolore e alla tensione muscolare, lo specialista prescrive una terapia a base di antinfiammatori non steroidei e miorilassanti.
In alcuni casi specifici si utilizzerà anche la fisioterapia con l’ausilio di ultrasuoni, biofeedback elettromiografico e terapie psicologiche per la gestione delle stress. Qualora sia presente una dislocazione sarà necessario correggere il disturbo con l'utilizzo di placche di svincolo od ortesi, mentre in casi gravi sarà utile ricorrere all'intervento chirurgico.
I trattamenti ottengono risultati soddisfacenti entro tre mesi per i casi non gravi ed entro 2-3 anni per le situazioni più complicate. Qualora infine, il disturbo sia una dislocazione o abbia origine da un’anomalia anatomica, sarà invece necessario correggere il disturbo attraverso un’operazione chirurgica.
A quale specialista rivolgersi?
Gli specialisti che si occupano di diagnosticare i problemi temporo-mandibolari sono il Gnatologo ed il Fisioterapista. Nel caso di necessità di intervenire chirurgicamente sarà invece necessario rivolgersi ad un Chirurgo Maxillo-Facciale.
06-06-2018 30-03-2023Disturbi temporo-mandibolari
Dott. Fabrizio Spallaccia - Chirurgia Maxillo-Facciale
Creato il: 06-06-2018
Editato il: 30-03-2023
Editor: Sharon Campolongo
Che cosa sono i disturbi temporo-mandibolari?
Le articolazioni temporo-mandibolare sono le due strutture poste sui lati del viso che congiungono le ossa temporali del cranio alla mandibola. Sono composte da legamenti, tendini, muscoli e cartilagine e supportano i moventi di mascella e mandibola.
Quando l’azione delle articolazioni temporo-mandibolari per varie ragioni è compromessa si creano problemi che vanno ad influenzare non solo l’area stessa con problemi di masticazione e movimento, ma anche la salute generale del paziente.
Statisticamente questi disturbi colpiscono più frequentemente le donne tra i 40 e 50 anni e quelle appena sopra i vent’anni.
Prognosi dei disturbi temporo-mandibolari
La prognosi cambia in funzione alla gravità della patologia.
Il problema viene risolto quando il sistema e non solo l'articolazione temporo-mandibolare viene riorganizza per intero in una situazione ottimale, recuperando le proprie funzioni originali.
Sintomi dei disturbi temporo-mandibolari
I sintomi che indicano un problema all’area temporo-mandibolare si presentano principalmente come dolore durante la masticazione, cefalea, rumore anomalo prodotto dall’articolazioni dell’area interessata fino al blocco della stessa.
Nei casi più avanzati il dolore si diffonde anche alle aree del collo e delle braccia, producendo contrattura, vertigini e sensazione di chiusura delle orecchie e sonno non ristoratore.
Infine, un ultimo indicatore del disturbo è l’impossibilità di aprire completamente la bocca.
Diagnosi per disturbi temporo-mandibolari
La diagnosi principale della patologia avviene in prima istanza attraverso l’esame obiettivo dello specialista per poi passare ad esami strumentali quali ecografie, tac e radiografie e risonanza magnetica per confermare la problematica.
L’elettromiografia e kinesiografia sono altri due importanti esami di approfondimento in gnatologia che misurano il bilanciamento muscolare ed i movimenti mandibolari.
Durante la visita presenziale lo specialista controllerà in particolare la presenza di schiocchi delle articolazioni o dolore muscolare posizionando le dita sul viso del paziente mentre apre e chiude la bocca. Questa valutazione permetterà anche di verificare la presenza di un’apertura anomala o una dislocazione della mascella.
Quali sono le cause dei disturbi temporo-mandibolari?
L’origine dei disturbi temporo-mandibolari è da ricercare nella combinazione tra problemi anatomici articolari, contratture muscolari o problemi psicologici. Questi includono osteopenia, ossia la riduzione della massa ossea, artrite, anchilosi, ipermobilità, problemi di malocclusione e masticazione, bruxismo, e tensione muscolare.
Trattamenti per i disturbi temporo-mandibolari
Per ovviare al dolore e alla tensione muscolare, lo specialista prescrive una terapia a base di antinfiammatori non steroidei e miorilassanti.
In alcuni casi specifici si utilizzerà anche la fisioterapia con l’ausilio di ultrasuoni, biofeedback elettromiografico e terapie psicologiche per la gestione delle stress. Qualora sia presente una dislocazione sarà necessario correggere il disturbo con l'utilizzo di placche di svincolo od ortesi, mentre in casi gravi sarà utile ricorrere all'intervento chirurgico.
I trattamenti ottengono risultati soddisfacenti entro tre mesi per i casi non gravi ed entro 2-3 anni per le situazioni più complicate. Qualora infine, il disturbo sia una dislocazione o abbia origine da un’anomalia anatomica, sarà invece necessario correggere il disturbo attraverso un’operazione chirurgica.
A quale specialista rivolgersi?
Gli specialisti che si occupano di diagnosticare i problemi temporo-mandibolari sono il Gnatologo ed il Fisioterapista. Nel caso di necessità di intervenire chirurgicamente sarà invece necessario rivolgersi ad un Chirurgo Maxillo-Facciale.


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