Miocardiopatia

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la cardiomiopatia?

La cardiomiopatia è il termine generico con cui si definisce una categoria di malattie che colpiscono il muscolo cardiaco, per la precisione il suo tessuto, il miocardio, causando l’alterazione della sua struttura funzionale e dunque una minore efficienza di pompaggio del sangue.

Esistono diverse tipologie di cardiomiopatia, in base alle caratteristiche dei diversi disturbi:

  • Cardiomiopatia Ipertrofica, in cui le fibre muscolari del miocardio si ingrandiscono causando un restringimento dei ventricoli.
  • Cardiomiopatia Dilatativa, ove il ventricolo sinistro è dilatato e presenta pareti muscolari più sottili del normale.
  • Cardiomiopatia Restrittiva, in cui il miocardio non si rilassa appropriatamente dopo ogni contrazione.
  • Cardiomiopatia Aritmogena nel ventricolo sinistro, in cui le cellule del miocardio non si rigenerano più e vengono sostituite da tessuto cicatriziale.

Sintomi della cardiomiopatia

La cardiomiopatia può essere asintomatica in certi soggetti al principio del suo sviluppo. Quando presenti, invece, i sintomi includono astenia, svenimenti, tachicardia, aritmie, dolore al torace, mancanza di respiro e gonfiore, specialmente agli arti. Se non trattata la malattia può sfociare in insufficienza cardiaca, arresto cardiaco o embolia.

Quali sono le cause della cardiomiopatia?

La cardiomiopatia può avere origine genetica quando si trasmettono anomalie a livello del DNA da una generazione all’altra, o acquisita quando si presenta nel corso della vita senza che vi sia  alcuna ereditarietà. La patologia può inoltre essere dovuta a cause ignote (cardiomiopatia idiopatica), patologie o condizioni particolari.

Le patologie responsabili del suo sviluppo includono:

Tra le condizioni alteranti ricordiamo:

  • Deficit di sali e minerali
  • Gravidanza
  • Alcolismo o altre dipendenze da sostanze stupefacenti

Diagnosi per cardiomiopatia

In caso di sospetto disturbo, lo specialista potrà prescrivere in una prima fase analisi del sangue, radiografia, Risonanza Magnetica, TAC, ecostress, eco o elettrocardiogramma. Qualora i risultati ottenuti non fossero soddisfacenti, sarà necessario intervenire con indagini più invasive quali la coronarografia e la biopsia miocardica.

Si può prevenire?

Sfortunatamente le tipologie di cardiomiopatia idiopatica e genetica non possono essere prevenute. L’insorgenza delle altre forme può essere allontanata seguendo uno stile di vita attivo, un’alimentazione bilanciata e un riposo regolare. Evitare il fumo, le sostanze stupefacenti, gli alcolici e gli sbalzi di peso corporeo aiutano ugualmente.

Trattamenti per la cardiomiopatia

La cardiomiopatia è una condizione che non può essere risolta in maniera definitiva, ma che può essere gestita grazie a terapie farmacologiche e a dispositivi quali quello di assistenza ventricolare, il pacemaker e il defibrillatore cardiaco impiantabile. Qualora nemmeno questi avessero i risultati sperati, sarà possibile ricorrere alla miectomia settale o al trapianto di cuore.

A quale specialista rivolgersi?

Cardiologi e Cardiochirurghi sono gli esperti che si occupano di diagnosticare e trattare la cardiopatia.