Cause e trattamento dell'aneurisma aortico

Cause e trattamento dell'aneurisma aortico

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Serena Silvia Ponso il 27/10/2023

L’aneurisma aortico è la dilatazione dell’arteria principale del corpo umano, ovvero l’aorta. Il più frequente è l’aneurisma dell’aorta infra-renale, localizzato nella zona addominale, seguito dall’aneurisma dell’arteria poplitea a livello del ginocchio e quello dell’aorta toracica che coinvolge il diaframma. Ne parliamo con la nostra esperta in Cardiochirurgia

Quali sono i sintomi dell’aneurisma aortico?

Tali dilatazioni patologiche non presentano sintomi, per cui quando questi si manifestano segnalano l’inizio di una rottura, ponendosi già in una situazione di emergenza, con ridotte probabilità di sopravvivenza. Pertanto, è altamente consigliabile individuare gli aneurismi e poterli trattare prima che compaiano sintomi pericolosi, ossia prima della rottura di un segmento vascolare.

Quali sono le cause dell’aneurisma aortico e come può essere prevenuto?

Le cause dell’aneurisma aortico sono molteplici; tuttavia, gli esperti concordano nell’indicare l’invecchiamento delle arterie come principale fattore scatenante. Allo stesso tempo, esistono fattori che predispongono alla comparsa di tale dilatazione; il più importante è il consumo di tabacco (tabagismo), seguito da ipertensione e ipercolesterolemia. Al fine di prevenire l’aneurisma aortico, la migliore strategia consiste nel diagnosticarlo con anticipo sfruttando l’ultrasonografia, mediante ecoDoppler, o analizzando il quadro clinico familiare (alla ricerca di casi passati di aneurisma in famiglia). Attraverso un’ecografia è possibile confermare o negare la presenza di un aneurisma aortico.

In cosa consiste il trattamento chirurgico e il recupero post-operatorio?

Attualmente sono previste 2 tecniche che possono essere applicate a pazienti colpiti da aneurisma aortico. Una di queste è il cosiddetto intervento chirurgico aperto, di tipo convenzionale, che consiste nel rimpiazzare l’aorta con una protesi vascolare, con sutura manuale, anestesia generale, trasfusione di sangue e recupero post-operatorio abbastanza lungo (30-40 giorni). L’alternativa, invece, è rappresentata dalla chirurgia endovascolare: questa permette l’innesto di una endoprotesi mediante cateterismo ed è un intervento meno invasivo di quello tradizionale.

 

Per saperne di più sull'Aneurisma dell'aorta, consulta il nostro Dizionario Medico.

 

 

 

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