Cervicalgia: cause e trattamenti

Autore: Dott. Davide Borghetti
Pubblicato: | Aggiornato: 16/03/2023
Editor: Alice Cattelan

La cervicalgia è un dolore localizzato nella zona delle spalle, della nuca e del collo. Il Dott. Davide Borghetti, Specialista in Neurologia, ne illustra le cause e prospetta i possibili trattamenti

Cos’è la cervicalgia?

Con il termine cervicalgia viene indicato un dolore localizzato in corrispondenza della colonna cervicale. Solitamente, e per estensione, il termine viene utilizzato per indicare un dolore che può coinvolgere parte delle spalle, la nuca e la regione laterale del collo.

Si tratta di un termine generico e che racchiude una gran numero di condizioni patologiche, tutte estremamente variabili in termini di cause, prognosi e approccio terapeutico. In linea di massima, le caratteristiche del dolore sono comunque in gran parte determinate dalla patologia o dalle cause sottostanti.

La cervicalgia rappresenta un disturbo estremamente diffuso e frequente: quasi la metà della popolazione mondiale riferisce di aver patito almeno una volta questo tipo di dolore. In alcuni soggetti questo compare addirittura in epoca relativamente precoce, soprattutto in caso di sedentarietà

Quali sono le cause della cervicalgia?

Tra le cause più frequenti di dolore alla cervicale ritroviamo le contratture muscolari, o ancora un sovraccarico tendineo o articolare delle vertebre cervicali. Questo perché la colonna cervicale rappresenta un tratto mobile e soggetto a continui movimenti di rotazione, flessione, torsione ed estensione; non bisogno inoltre dimentica il suo ruolo principale, ovvero sostenere per molte ore e incessantemente la nostra testa. Ecco, dunque, che qualunque sovraccarico meccanico o posturale può determinare lesioni - fortunatamente spesso reversibili - delle strutture muscolari e articolari: tra questi sovraccarichi abbiamo le posture inadeguate, gli sforzi lavorativi e la tensione emotiva. Quest'ultima può inconsciamente riversarsi sulla muscolatura cervicale

Quali sono i possibili trattamenti?

Il trattamento di condizioni dolorose lievi e reversibili, laddove non associate a lesioni anatomiche, prevede solitamente un semplice riposo. In caso di sintomatologia persistente, è comunque possibile utilizzare analgesici (sia per via orale, che mediante applicazioni locali). Anche il calore, se applicato in modo adeguato e in virtù dei suoi effetti miorilassanti, può apportare un significativo beneficio.

Il ricorso a terapia più incisive, come ad esempio l'impiego di farmaci miorilassanti o l'infiltrazione locale di corticosteroidi, è in genere riservata ai casi più gravi e resistenti.

Il ricorso alla chirurgia è infine necessario solo nel caso di conclamate alterazioni anatomiche, come nel caso di erniazione del disco intervertebrale o di restringimento del canale midollare (stenosi): in questo caso l'intervento chirurgico, più che essere mirato alla risoluzione della sintomatologia locale, diventa indispensabile per prevenire conseguenze più gravi.

In caso di perdita di funzione (es. il paziente non riesce a mobilizzare il collo in modo adeguato), anche dopo la risoluzione del dolore, potrebbero rendersi necessarie sedute di fisioterapia o terapia fisica.

 

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