Terapia per il dolore articolare temporo mandibolare

Pubblicato il: 12/04/2023 Editato da: Alice Cattelan il 05/10/2023

Il Dott. Massimiliano Ricci, specialista in Chirurgia Orale, in questo articolo ci parla della terapia per il dolore articolare temporo mandibolare

In cosa consiste il dolore articolare temporo mandibolare?

Le articolazioni temporomandibolari sono due, una su ogni lato del viso, in prossimità delle orecchie e fungono da giunzione tra le ossa temporali del cranio e la mandibola. I legamenti, i tendini e i muscoli supportano le articolazioni e sono responsabili del movimento mascellare.

Il dolore temporo mandibolare è una sensazione che origina nella regione orofacciale, a livello dei muscoli masticatori e dell’articolazione che collega l’osso temporale del cranio alla mandibola. Questo può essere legato a una serie di disturbi dell’articolazione della mandibola e dei muscoli masticatori che nell’insieme prendono nome di disordini temporo mandibolari.

Da cosa può essere causato il dolore articolare temporo mandibolare?

Solitamente la causa del dolore articolare temporo mandibolare è una combinazione di problemi anatomici delle articolazioni e tensioni muscolari. Le cause specifiche comprendono:

  • Sindrome dolorosa miofasciale, derivata da affaticamento e uso eccessivo dei muscoli;
  • Incoordinazione condilo-discale dell’articolazione temporomandibolare;
  • Artrite;
  • Anchilosi;
  • Ipermobilità.

Quali sono le aree interessate dal dolore articolare temporo mandibolare?

Il dolore si manifesta generalmente nella zona davanti all’orecchio anche se spesso esordisce come una cefalea fronto temporale e nucale. Possono essere associati acufeni e vertigini.

Come si diagnostica il dolore articolare temporo mandibolare?

La diagnosi è complessa e si basa su un esame clinico e radiologico inclusa una risonanza magnetica. Utile anche un esame specifico dei movimenti mandibolare chiamato condilografia.

Quali sono le terapie per il dolore articolare temporo mandibolare?

Le terapie sono divise in terapie di primo livello incluso una placca occlusale, fisioterapia e terapia farmacologica a base di farmaci antinfiammatori. La costruzione di un bite deve essere personalizzata e per fare ciò bisogna individuare, in dinamica, la corretta posizione del disco all’interno della cavità articolare. In questo senso molto utile è l’indagine condilografica o assiografica che permette di studiare i movimenti mandibolari e capire le criticità.

Per i casi più complessi compresi, quelli con cefalea secondaria, molto utili le infiltrazioni di acido ialuronico intra articolari, l’artrocentesi e l’uso della tossina botulinica. Queste tecniche prevedono l’uso di acido ialuronico iniettato direttamente all’interno della cavità articolare, o in alternativa l’uso del concentrato piastrinico (plasma arricchito di piastrine) che favorisce la riduzione dell’infiammazione locale. L’artrocentesi, invece, è un lavaggio articolare che può essere fatto con anestesia loco regionale in regime ambulatoriale e favorisce una rapida riduzione del dolore specie per i casi acuti. La tossina botulinica, infine, agisce sulla muscolatura del viso e della testa al fine di ridurre la contrazione muscolare indotta dal bruxismo. È una terapia reversibile e particolarmente indicata per chi soffre di cefalea secondaria inclusa quella con componente cervicale.

Odontoiatria a Sarzana

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.