Tumore al pancreas: un pericolo asintomatico!

Tumore al pancreas: un pericolo asintomatico!

Editato da: Cecilia Ghidotti il 07/04/2022

Tra tutte le patologie neoplastiche, il tumore al pancreas è certamente una tra le più subdole. Infatti, le manifestazioni fisiche non si presentino fino a che il tumore non intacchi gli organi circostanti. Ciò lo rende molto difficile da curare. Il Dott. Mario Annecchiarico approfondisce con noi il tumore al pancreas e le metodologie di trattamento

Tumore al pancreas: l’asintomaticità

Come già anticipato, il tumore al pancreas non presenta sintomi ben precisi e molto spesso passano inosservati sia dal paziente che in esami diagnostici di routine dal medico stesso. Il rischio più grande è, quindi, che la diagnosi venga effettuata in una fase già avanzata della cellula tumorale e che il tumore si sia già infiltrato nei dotti biliari. In questo caso, il paziente presenterà i seguenti sintomi:

  • Ittero (pelle giallastra);
  • Nausea e vomito;
  • Spossatezza;
  • Dolori addominali;
  • Dolori lombari;
  • Diabete (in casi estremi).

La diagnosi

La TC sarà sicuramente il primo strumento diagnostico utilizzato per il tumore al pancreas, nonostante alcune lesioni possano essere identificate tramite l'ecografia addominale o una ecografia endoscopica. Se si manifesta ittero, si procederà con:

  • Colangiopancreatografia retrograda endoscopica;
  • Colangiografia transepatica percutanea;
  • Colangiorisonaza magnetica.

Questi tre esami sono utili al momento di verificare una eventuale ostruzione dei dotti biliari. Nonostante i primi due siano invasivi, hanno il vantaggio di permettere di fare allo stesso tempo biopsie e di preparare all’intervento chirurgico (posizionamento di drenaggio/stent)

I possibili trattamenti

La scelta di trattamento preferibile è sempre la chirurgia. Il trattamento chirurgico, però, richiede una diagnosi precoce e tempestiva della patologia ed il contenimento del tumore al pancreas (senza aver intaccato organi circostanti).

L’intervento chirurgico viene complimentato da sessioni chemioterapiche previe e posteriori all’operazione. Nel caso il tumore si trovi già in uno stadio elevato, la Radioterapia sarà la prima scelta del medico.

L’intervento chirurgico

Al momento disponiamo di due iter chirurgici:

  • Tecnica tradizionale. Taglio verticale mediano o taglio trasversale sottocostale che consentono di aprire l’addome.
  • Tecnica mininvasiva laparoscopica o robotica. 5 o 6 piccoli taglietti (1 cm circa) dal quale l’equipe medica entrerà con gli strumenti ed una telecamera.

La tecnica robotica risulta essere la più vantaggiosa in quanto permette una maggiore accuratezza nell’asportazione o resezione pancreatica. Inoltre, favorisce una più facile ricostruzione nel caso si debba agire sui dotti biliari e pancreatici. Ulteriori vantaggi sono:

  • Riduzione di perdite ematiche;
  • Minor rischio di complicanze nel post-intervento;
  • Possibilità di operare tumori di grandi dimensioni che necessiterebbero l’uso di tecniche tradizionali;
  • Minor impatto sui visceri e quindi minor tempo di recupero;
  • Minore attesa nel procedere con una eventuale chemioterapia post-operatoria;
  • Possibilità di individuare ed asportare anche le più piccole lesioni (nel caso di neoplasie di origine endocrina, quali l’insulinoma).
Chirurgia Generale a Benevento