Endoarteriectomia

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è l’endoarteriectomia carotidea?

Le arterie carotidi sono tra i più grandi corpi arteriosi del corpo umano. Sono situate ai lati del collo e il loro ruolo è quello di trasportare sangue ricco di ossigeno dal muscolo cardiaco al cervello.

Le carotidi spesso soffrono le conseguenze negative dell’aterosclerosi. Quest’ultima è caratterizzata dall’accumulo di placche dentro ai vasi sanguigni. Le placche, che sono formate da sostanze quali grasso, colesterolo e calcio, possono portare all’occlusione delle arterie e dunque comportano un rischio di sviluppo di trombosi, embolia e ictus.

L’endoarteriectomia carotidea è un’operazione chirurgica che ha l’obiettivo di liberare dalle ostruzioni le arterie carotidi.

Perché si esegue?

È necessario ricorrere all’endoarteriectomia carotidea nei seguenti casi:

  • Quando l’occlusione delle vene carotidi è del 60%;
  • Quando le carotidi sono ristrette del 50% e il paziente è stato colpito da ictus.

In cosa consiste?

L’intervento dura due ore circa ed è condotto in anestesia generale o locale.

Il medico chirurgo effettua un’incisione vicino alla carotide da trattare e blocca il passaggio del sangue attraverso quest’ultima per poter lavorare comodamente. La placca che sta ostruendo la carotide viene rimossa tramite un secondo taglio; i tagli vengono ricuciti o chiusi con un patch tissutale. Infine, viene ripristinato il flusso sanguigno all’interno della carotide.

Preparazione per l’endoarteriectomia carotidea

Prima di poter effettuare l’intervento, è necessario sottoporsi a esami di routine per studiare dove si trovano i restringimenti della carotide o le occlusioni. Di seguito una lista di questi test diagnostici:

  • Ecografia carotidea: una sonda ultrasonica poggiata sul collo proietta su uno schermo immagini che rappresentano la morfologia delle carotidi;
  • Angiografia carotidea: viene iniettato nelle carotidi un liquido di contrasto che risulterà visibile con l’osservazione a raggi X;
  • Angiorisonanza magnetica: analogamente all’angiografia carotidea, viene usato un liquido di contrasto per poter osservare le carotidi, ma usando la risonanza magnetica;
  • Angio-TAC: si tratta di una TAC che, come nei due casi precedenti, si avvale dell’uso di un liquido di contrasto per individuare i disturbi carotidei.

Recupero postintervento

È normale avvertire dolore al collo a livello della carotide e sperimentare difficoltà a ingerire cibi dalla consistenza dura per un paio di giorni.

Dopo l’operazione, il paziente viene ricoverato per circa 2 giorni.

L’attività lavorativa può essere ripresa dopo circa 3 settimane in media.

Se i punti di sutura sul collo non sono riassorbibili, il proprio medico indicherà il momento migliore per toglierli.

Trattamenti alternativi

Se l’ostruzione carotidea si trova in un punto difficile da raggiungere o se il paziente non gode di buona salute generale, effettuare l’endoarteriectomia carotidea potrebbe essere controindicato. In tali casi, sono a disposizione altre tecniche terapiche quali l’angioplastica carotidea.