Il laser: un alleato per i nostri occhi

Il laser: un alleato per i nostri occhi

Editato da: Veronica Renzi il 24/11/2023

Miopia, ipermetropia ed astigmatismo: tutti questi difetti della vista possono essere corretti con le nuove tecniche nel campo della Chirurgia Refrattiva. Ce ne parla il Dott. Luca Vigo, esperto in Oculistica, che ci spiega anche l’importanza di una valutazione approfondita del problema e dei vantaggi di un trattamento personalizzato 

In che modo il laser può aiutare i pazienti con problemi visivi? 

I motivi che possono indurre il miope, l’ipermetrope o l’astigmatico a richiedere la correzione chirurgica del difetto visivo sono molteplici: primo fra tutti vi è il desiderio di non dipendere da un ausilio ottico (occhiale o le lenti a contatto) per potersi muoversi o svolgere qualsiasi attività; in secondo luogo, vanno considerate le motivazioni oggettive individuali di ordine professionale. Tra i candidati alla chirurgia refrattiva c’è chi ha il semplice desiderio di avere una miglior visione senza occhiali per poter vivere al meglio le più normali situazioni della vita quotidiana, come guardare la sveglia al mattino senza dover cercare le amate-odiate lenti o per dire addio all’obbligo di guida con uso di lenti. Come per ogni altro intervento medico-chirurgico il paziente che vuole sottoporsi al trattamento di chirurgia corneale foto-refrattiva deve rispondere ad alcuni requisiti.

Quali problemi visivi possono essere risolti con il laser?

Oggi, grazie ai laser di ultima generazione, siamo in grado di correggere tutti i difetti di refrazione come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia che non consentono una visione distinta delle immagini. La causa dei vizi refrattivi risiede in imperfezioni anatomiche del bulbo oculare. La mancata messa a fuoco delle immagini dipende dal fatto che i raggi luminosi che attraversano le lenti proprie dell’occhio (cornea, cristallino) non sono proiettati correttamente a fuoco sulla retina. La miopia è il difetto refrattivo più frequente e comporta una visione sfuocata per lontano. L’occhio miope è più lungo della norma ed i raggi luminosi cadono a fuoco davanti alla retina (in genere il bulbo oculare è lungo circa 23mm ed ogni millimetro di maggiore lunghezza corrisponde a circa 3 diottrie di miopia). In questo caso il laser agisce sulla cornea per ridurne la curvatura e riportare così i raggi a fuoco sulla retina. Viceversa nell’ipermetrope, in cui l’occhio è più corto della norma, ed in questo caso il laser agisce sulla cornea aumentandone la curvatura. L’astigmatismo è una condizione in cui il fuoco dei raggi che attraversano le lenti dell’occhio, a causa di una particolare conformazione del bulbo oculare, invece di proiettarsi su un unico punto, si proiettano su due piani differenti. In questo caso il laser agisce sulla cornea regolarizzandone la superficie e riportando tutti i raggi luminosi a fuoco correttamente sulla retina. 

Quali esami deve effettuare il paziente che sta per sottoporsi ad un’operazione con il laser? 

La visita pre-operatoria prevede l'esecuzione di una serie di esami diagnostico strumentali completa con lo scopo di verificare se esistono le condizioni di sicurezza e di idoneità per sottoporsi a questo tipo di intervento. Tra gli esami fondamentali compresi nella valutazione preoperatoria, devono essere eseguite la topografia completa della cornea anteriore e posteriore, l'esame oggettivo e soggettivo della vista per lontano e per vicino, la pachimetria corneale ottica e l'esame del film lacrimale. Inoltre, vengono eseguiti esami supplementari sul segmento posteriore dell'occhio per valutare le condizioni oculari nel loro complesso. Dopo aver ricevuto le informazioni generali sul tipo di procedura più indicata (LASIK o PRK), attraverso un colloquio mirato con il chirurgo devono essere discussi gli obiettivi, le raccomandazioni ed i limiti di questa chirurgia, in modo da sciogliere ogni dubbio prima di sottoporsi all'intervento.

Tutti i pazienti possono sottoporsi ad un intervento di laser agli occhi? 

Non tutti i pazienti sono candidati idonei alla chirurgia refrattiva. In genere, il 20% dei pazienti non risulta idoneo all’intervento a causa di un difetto eccessivamente marcato, una cornea troppo sottile o per la presenza di altre patologie oculari che rappresentano criteri di esclusione come il cheratocono, la cataratta o l’occhio secco

I risultati di un intervento laser sono immediati?

In genere, appena terminato l'intervento la visione risulta già migliorata, ma è importante ricordare che il risultato ottimale generalmente viene raggiunto dopo qualche settimana. Nel caso della tecnica Femtolasik (All Laser Lasik), per la maggior parte dei pazienti è possibile ritornare alla vita quotidiana, evitando sforzi nei giorni successivi all’intervento, mentre è possibile riprendere una vita assolutamente normale nel corso delle settimane successive. Nel caso della tecnica PRK, invece, i tempi di recupero risultano più alti.  È importante ricordare che, sebbene la stragrande maggioranza dei pazienti riesca a dire addio agli occhiali e alle lenti a contatto, talvolta l'uso di un occhiale leggero o una seconda procedura potrebbero essere necessari per raggiungere un risultato ottimale. Durante il periodo post-operatorio è importante seguire tutte le indicazioni ricevute dall'oculista e rispettare con regolarità il calendario dei controlli.

Oculistica a Milano