Insufficienza renale nell’adulto e nel bambino

Insufficienza renale nell’adulto e nel bambino

Editato da: Alice Cattelan il 07/07/2023

L’Insufficienza Renale Cronica, oggi meglio definita Malattia Renale Cronica (MRC), si verifica quando il numero delle unità funzionanti renali (“nefroni”) superstiti dopo una malattia renale che ha indotto lesioni irreversibili non è più in grado di garantire la normale escrezione di acqua e scorie eliminate dai reni. Questo causa un’intossicazione endogena ad andamento progressivo che oggi può essere stabilizzata con adeguate misure. Ne parliamo in questo articolo grazie all’intervento del Dott. Stefano Picca, specialista in Nefrologia e Pediatria

Modellino rene

Quali sono le cause della Malattia Renale Cronica (MRC)?

Circa il 10% degli adulti della popolazione globale presenta Malattia Renale Cronica di vario grado. Il diabete e l’ipertensione rappresentano assieme il 50% circa delle cause di MRC. Altre cause di MRC nell’adulto sono:

  • Glomerulonefriti (“nefriti”)
  • Malattie genetiche
  • Tossicità da farmaci
  • Malattie cardiovascolari
  • Malattie sistemiche
  • Infezioni sistemiche
  • Conseguenze dell’Insufficienza Renale Acuta.

Nel bambino le malformazioni congenite del rene (ipodisplasie, malattie cistiche) o dell’apparato urinario (uropatie malformative) rappresentano il 60% circa del totale delle cause di MRC. Il restante 40% è rappresentato principalmente da glomerulonefriti e conseguenze di malattie sistemiche.

Quali sono i sintomi della Malattia Renale Cronica?

Negli adulti i sintomi tipici della Malattia Renale Cronica sono ipertensione, sovraccarico idrico, stanchezza, nausea, vomito, cefalea ai quali si associano alterazioni croniche come anemia, alterazioni della composizione delle ossa (osteodistrofia renale).

Nel bambino, ai sintomi dell’adulto, si possono sommare, se non trattate, deficit di crescita, perdita dell’appetito e malnutrizione, alterazioni permanenti dello scheletro.

Come avviene la diagnosi?

In tutti i pazienti, il livello di creatinina plasmatico è l’indice più utilizzato per valutare la funzione renale. Il secondo esame essenziale per questa diagnosi è l’esame urine. Se questi 2 semplici esami sono normali, la maggioranza dei casi di MRC può essere esclusa.

La diagnosi di Malattia Renale Cronica può essere ignorata anche a lungo. Nel bambino, l’ecografia renale fornisce le informazioni iniziali per eventuali alterazioni congenite dell’apparato urinario che possono indurre MRC. A tutt’oggi, si assiste a casi pediatrici di denutrizione e/o mancata crescita che vengono tardivamente diagnosticati come causati da MRC.

Qual è la prognosi?

La Malattia Renale Cronica di grado lieve può rimanere stabile anche per molto tempo, ma può evolvere negli anni verso una progressiva perdita della funzione renale sino alla necessità di un trattamento sostitutivo (emodialisi o dialisi peritoneale) e successivamente del trapianto renale. In tutti i pazienti, mantenimento di normale pressione arteriosa, contenimento della proteinuria (perdita di proteine nelle urine) con opportuni farmaci, evitare farmaci nefrotossici, adeguato apporto di acqua sono i presidi di base per la preservazione della funzione renale.

Negli adulti, data la prevalenza di pazienti diabetici, il contenimento della glicemia è fondamentale per evitare l’accelerazione della progressione della MRC verso la fase terminale (dialisi/trapianto). Mantenimento di normale assetto lipidico (colesterolo, trigliceridi), abolizione del fumo e correzione di sedentarietà/obesità con attività fisica e misure dietetiche sono gli altri presidi cruciali per la prognosi della MRC.

Nel bambino sono assenti i fattori prognostici di rischio tipici dell’adulto (aterosclerosi, fumo, invecchiamento). Quindi, assumono importanza prevalente i fattori che riguardano crescita e nutrizione. Paradossalmente, il bambino è sfavorito dall’avere una previsione di vita più lunga dell’adulto in quanto la sua riserva funzionale renale deve essere mantenuta più a lungo dell’adulto. Data la natura progressiva della malattia, questo non è facile e dover convivere più a lungo con funzione renale decurtata costituisce il fattore di rischio principale per la Malattia Renale Cronica terminale.

In cosa consiste la terapia della Malattia Renale Cronica?

In tutti i pazienti, le principali misure terapeutiche sono:

  • Alcalinizzanti (bicarbonato di sodio) per evitare l'accumulo di sostanze acide
  • Sostanze in grado di legare il potassio (l’iperpotassiemia causa gravi alterazioni della conduzione cardiaca) a livello intestinale per facilitarne l'eliminazione
  • Ferro, acido folico ed eritropoietina per l’anemia
  • Vitamina D e farmaci in grado di ridurre l'accumulo del fosforo per evitare le lesioni ossee dell’osteodistrofia renale
  • Antipertensivi per l'ipertensione arteriosa, in particolare ACE-inibitori e sartani che riducono anche la proteinuria e rallentano la progressione della MRC

Nell’adulto, la riduzione dell’apporto proteico va attuata quando la funzione renale scende sotto un certo limite per limitare l’accumulo di sostanze della dieta che può diventare pericoloso (sodio, potassio, fosforo). Le diete studiate per la MRC sono infatti povere di queste sostanze. Va comunque garantito un adeguato apporto calorico (30-35 Kcal/kg di peso corporeo) per evitare il catabolismo con perdita di massa magra e ulteriore accumulo di tossici. A questo scopo, sono a disposizione pane e pasta aproteici che sono integrati nella dieta per raggiungere la quota calorica adeguata.

Nel bambino, l’apporto calorico adeguato (100% del fabbisogno raccomandato) è necessario per crescere normalmente. L’apporto proteico va garantito, per non rallentare ulteriormente la velocità di crescita e adeguato negli stadi avanzati della Malattia Renale Cronica. Nei casi di ritardo di crescita non rispondenti alle misure dietetiche, è raccomandato iniziare terapia con ormone della crescita (GH).

Quando la terapia conservativa non è più in grado di garantire il benessere del paziente, bisogna ricorrere alla dialisi e, quindi, al trapianto renale. Quest’ultimo trova dei limiti di taglia per il bambino troppo piccolo e di età per il paziente anziano, anche se, in entrambi questi casi, i recenti progressi hanno abbattuto barriere ritenute insuperabili fino a pochi anni fa.

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