Lesioni alla cuffia dei rotatori: cosa bisogna fare?

Pubblicato il: 11/04/2023 Editato da: Sharon Campolongo il 11/04/2023

La lesione alla cuffia dei rotatori è una patologia abbastanza comune e colpisce soprattutto i pazienti anziani. Scopriamo insieme al Dott. Michele Catenacci, specialista in Fisiatria e Fisioterapia, in che cosa consiste tale patologia e in che modo trattarla

A che cosa serve la cuffia dei rotatori?

La cuffia dei rotatori è composta da un insieme di muscoli e tendini della spalla, il cui scopo è di eseguire tutti i movimenti della stessa. Inoltre, la cuffia dei rotatori tiene stabile l’articolazione fra scapola e omero.

Quindi, per lesione alla cuffia dei rotatori si intende quella rottura parziale o completa di uno o più tendini che la compongono.

Quando si crea una lesione alla cuffia dei rotatori?

Nella maggior parte dei casi la lesione della cuffia è secondaria a traumi diretti sulla spalla, ma può anche essere secondaria a movimenti ripetuti e ripetitivi come per esempio dipingere un muro.

Esiste anche la possibilità di una lesione della cuffia secondariamente a malattie reumatiche come in presenza di artrite reumatoide.

ragazzo che si tocca la spalla per dolore

Perché è importante non sottovalutare i sintomi?

La sintomatologia è caratterizzata da dolore nella parte anteriore della spalla che può irradiarsi all’intero braccio.

Per poter formulare una corretta diagnosi la prima cosa da fare è la ricerca di eventuali cause scatenanti o patologie che il paziente riferisce, secondariamente occorre eseguire una visita accurata con una serie di manovre che, se ben eseguite, indirizzano a valutare il muscolo leso.

Non risultano utili le radiografie se non in presenza di un trauma diretto che faccia sospettare una frattura o ad una sublussazione.

Per la conferma diagnostica, sono utili l’ecografia e la risonanza magnetica.

È possibile curare le lesioni alla cuffia dei rotatori?

La terapia più adatta va adattata al paziente. Non esistono protocolli specifici.

Risultano essere utili i seguenti trattamenti:

  • infiltrazioni (massimo 3)
  • onde urto
  • terapia fisica con strumenti fisioterapici
  • massaggi decontratturanti
  • esercizi di mobilizzazione attiva e passiva eseguiti con un fisioterapista esperto

Tuttavia, quando le terapie conservative non hanno esito positivo, è necessario ricorrere all’intervento chirurgico per via artroscopica. Invece, nei casi più gravi, è possibile procedere alla chirurgia protesica, ossia la sostituzione di una parte o dell’intera articolazione della spalla.

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