Oggigiorno, grazie ai progressi della Medicina, per trattare l’artrosi e altre patologie che interessano i tessuti molli si utilizzano non solo le infiltrazioni di acido ialuronico o a base di corticosteroidi, ma anche i trattamenti della Medicina Rigenerativa, ovvero quelle terapie in cui si impiegano cellule staminali e fattori di crescita per trattare l’infiammazione, stimolare i processi naturali di guarigione e ripristinare un’omeostasi articolare. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo
Che cosa si intende per Medicina Rigenerativa?
Per Medicina Rigenerativa si intende tutta quella serie di trattamenti infiltrativi che puntano a innescare processi curativi tramite l’innesto di particolari cellule o fattori di crescita che si prelevano dal corpo del paziente in questione e, successivamente, si trattano mediante specifici device.
Lo scopo della Medicina Rigenerativa è quello di sfruttare i naturali processi antinfiammatori e riparativi del corpo, cercando di indirizzarli nelle zone in cui ce n’è più bisogno.
Le terapie sono essenzialmente di due tipologie:
- i derivati del sangue (ad esempio, il PRP);
- le cellule staminali mesenchimali (che si estraggono dal tessuto adiposo o dal midollo osseo).
I principali benefici di tali procedure sono due:
- l’assenza totale di rischio di rigetto, dato che si tratta di innesti di tipo autologo;
- l’assenza totale di utilizzo di farmaci e, pertanto, degli effetti collaterali ad essi potenzialmente correlati.
Le terapie di Medicina Rigenerativa si impiegano principalmente in pazienti che non rispondono più ai trattamenti con acido ialuronico oppure in pazienti che, per vari motivi, non si possono sottoporre a procedure chirurgiche.
Le patologie trattate attraverso la Medicina Rigenerativa
Nel campo dell’Ortopedia, la Medicina Rigenerativa si utilizza per trattare le patologie articolari sia post-traumatiche (come gli infortuni sportivi) che degenerative (come l’artrosi di grado lieve o moderato).
Inoltre, si è rivelata molto efficace anche per la cura delle patologie tendinee acute o croniche, tra cui:
- l’epicondilite (conosciuta anche come “gomito del tennista”)
- l’epitrocleite
- la tendinite del rotuleo
- la tendinite dell’achilleo
- la pubalgia
- la fascite plantare
I derivati del sangue
Il trattamento di Medicina Rigenerativa più conosciuto è, il PRP, Platelet Rich Plasma, ovvero plasma ricco di piastrine.
Il PRP è un prodotto che si ricava dal sangue venoso mediante un semplice prelievo e, successivamente, viene trattato con uno specifico device che lo centrifuga e lo filtra, con l’obiettivo di ottenere una selezione delle varie componenti corpuscolate e del plasma.
Tale trattamento si impiega principalmente per l’artrosi e per le patologie tendinee.
Le cellule staminali mesenchimali
Le mesenchimali staminali sono cellule altamente indifferenziate che si trovano in grande quantità nel grasso, con alto potere antinfiammatorio e alcuni studi suggeriscono anche un potenziale rigenerativo delle cartilagini articolari.
Dal tessuto adiposo, soprattutto dell’addome e delle cosce, si effettua una liposuzione. Anche in questo caso, il materiale che si preleva dal paziente si tratta con strumentazioni specifiche capaci di concentrare le cellule staminali mesenchimali, eliminando il materiale di scarto.
Questa procedura è un po’ più complessa rispetto al PRP e va eseguita in regime di chirurgia ambulatoriale.
Laddove non si trovasse sufficiente tessuto adiposo (è spesso il caso degli sportivi), è possibile estrarre le cellule mesenchimali anche dal midollo osseo mediante una piccola incisione e un’apposita siringa.