Pluripatologia nell’anziano: i principali rischi che possono manifestarsi!
Autore:La pluripatologia, in termini più scientifici multimorbilità, è la contemporanea presenza di due o più patologie croniche. Rappresenta una delle sfide più difficile per un geriatra, per una serie di motivazioni che affronteremo nel corso di questo articolo. Ne abbiamo parlato con il Dott. Matteo Tosato, esperto in Geriatria a Roma
Qual è l’incidenza di questa condizione a livello nazionale
Nel corso degli anni, una persona tende a sviluppare malattie degenerative a causa di una continua e progressiva esposizione a fattori di rischio, che spaziano dallo stile di vita a fattori comportamentali, clinici e sociali, associati ad una progressiva riduzione della riserva funzionale. Si stima che nei Paesi sviluppati, il 50% della popolazione a 65 anni presenti almeno due patologie, e tale percentuale cresce progressivamente nelle decadi successive.
Alcune patologie sono molto comuni, come ad esempio condizioni cardiovascolari (ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica), neurologiche (demenza, depressione), endocrinologiche (diabete mellito e problemi tiroidei) e respiratorie (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Si è inoltre registrato che alcune condizioni tendono più facilmente a presentarsi contemporaneamente nello stesso soggetto, condividendo fattori di rischio e meccanismi patogenetici comuni e/o essendo una la causa diretta dell’altra. Tra le più comuni possiamo citare ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco o depressione e demenza.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Come si trattano le fratture nei pazienti anziani?
Quali sono i principali rischi a cui sono esposti gli anziani con pluripatologie?
Come detto la polipatologia rappresenta una delle sfide più complesso per il medico. Innanzitutto perché le malattie interagiscono fra di loro, con la possibile conseguenza di avere una manifestazione clinica “inusuale”: per citare solo alcuni dei casi più noti, un infarto del miocardio può presentarsi senza dolore in soggetti affetti da diabete mellito, o la possibilità che in soggetti con lievi disturbi della memoria, una infezione delle vie urinarie possa manifestarsi con quelli che vengono definiti disturbi comportamentali (ad esempio episodi di aggressività o disorientamento). Non solo perché a tante malattie corrispondono solitamente tante medicine, configurando una condizione molto comune nell’anziano, ma altrettanto pericolosa: la polifarmacoterapia. Sappiamo bene, infatti, come all’aumentare del numero delle medicine assunte, aumenta anche in maniera significativa la possibilità di sviluppare reazione avverse ai farmaci; non solo, molto spesso alcuni farmaci indicati per una patologia potrebbero essere controindicati per un’altra patologia coesistente, rendendo la scelta dell’idoneo regime terapeutico estremamente complessa.
L’approccio medico in pazienti con più patologie, deve conseguentemente essere diverso, necessariamente disegnato e ritagliato sul paziente stesso un approccio individualizzato, che passi attraverso un'attenta valutazione multidimensionale del paziente, che prenda in considerazione tutti gli aspetti clinici, ambientali e sociali e che preveda un trattamento integrato, unica chiave per riuscire davvero a risolvere i problemi di questi pazienti.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Nutrizione nell’anziano: elemento da non sottovalutare!