Stenosi aortica: di cosa si tratta?

Pubblicato il: 19/02/2024 Editato da: Veronica Renzi il 19/02/2024

La valvola aortica è la valvola che gestisce il flusso di sangue tra ventricolo sinistro e aorta. Per stenosi valvolare aortica si intende un restringimento di questa valvola. Approfondiamo con il Dott. Gianpiero D'Amico. specialista in Cardiologia Mestre

Come si manifesta?

Nella quasi totalità dei casi la stenosi è dovuta a un processo di degenerazione fibrocalcifica, ossia di ispessimento dei lembi della valvola, con deposizione di calcio. Quando il grado di restringimento diviene severo, possono comparire alcuni disturbi:

Fattori di rischio

L’età è il fattore di rischio principale, essendo la stenosi aortica una patologia correlata all’invecchiamento. Altri fattori di rischio, come ipertensione arteriosa e dislipidemia, possono velocizzare e aggravare il processo di invecchiamento della valvola, e quindi anche la progressione del processo patologico.

Opzioni terapeutiche

Il trattamento farmacologico punta a correggere altri eventuali fattori di rischio e limitare i sintomi. In caso di stenosi valvolare aortica severa e sintomatica, è indicata la sostituzione della valvola. Questa può avvenire tramite:

  • intervento chirurgico tradizionale (con approccio sternotomico o minitoratocomico), che prevede la rimozione della valvola nativa e la sostituzione con valvola biologica (più raramente meccanica). Tale intervento è eseguito in anestesia generale e in arresto di circolo (ossia a cuore fermo)
  • intervento percutaneo mininvasivo (noto come TAVI), che prevede l’impianto di una valvola biologica all’interno della valvola nativa. Tale valvola viene portata in sede attraverso una incisione sull’inguine. Questo tipo di intervento viene eseguito a paziente sveglio in anestesia locale.

La scelta tra un tipo di intervento e l’altro dipende da una serie di fattori: età del paziente, altre patologie pre-esistenti, anatomia della valvola e dei vasi inguinali.

Come influisce questa patologia sulla quotidianità di chi ne è affetto?

La stenosi aortica, se di grado severo, può determinare una riduzione della tolleranza allo sforzo, con stanchezza, fiato corto, progressiva diminuzione della capacità funzionale, impattando negativamente sulla qualità di vita. Un corretto inquadramento clinico è fondamentale al fine di riconoscere i sintomi di una stenosi aortica, determinarne il grado di severità, impostare una corretta terapia.

Qual è il ruolo delle nuove tecnologie diagnostiche?

Il monitoraggio strumentale periodico della stenosi aortica viene fatta attraverso l’ecocardiografia. Tale metodica permette di valutare dimensioni e funzionamento di tutte le camere cardiache. Inoltre permette di valutare il grado di funzionamento di tutte le valvole del cuore, compresa la valvola aortica. In presenza di stenosi aortica inoltre, permette di determinare il grado di stenosi (lieve, moderato o severo) in base ad alcuni parametri quantitativi.

La tomografia computerizzata (o TAC) è una metodica riservata a casi dubbi o nelle fasi immediatamente pre-procedurali. Permette di visualizzare l’anatomia della valvola aortica, la distribuzione del calcio, determinarne le dimensioni ai fini di una corretta scelta della protesi. Inoltre permette di valutare le dimensioni dell’aorta in tutti i suoi tratti e il calibro e decorso dei vasi femorali.

Cardiologia a Mestre

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