Strabismo
Che cos’è lo strabismo?
Lo strabismo è una deviazione della linea visiva di uno dei due occhi, il che significa che gli occhi non si trovano nella stessa direzione rispetto all’asse visivo né sono paralleli. In questo modo, mentre un occhio indirizza lo sguardo verso un determinato oggetto, l’altro punta verso un'altra direzione. Si tratta di un problema sia visivo che estetico.
Se si prende come riferimento la classificazione degli strabismi in base alla direzione verso cui l’occhio deviato si sposta, possiamo distinguere questi tipi di strabismo:
- Strabismo convergente: si verifica quando l’occhio risulta deviato verso l’interno;
- Strabismo divergente: si verifica quando l'occhio risulta deviato verso l’esterno.
Prognosi della malattia
Nella maggior parte dei casi il problema può essere corretto se viene rilevato e trattato in tempo. Se il trattamento viene ritardato si può verificare la perdita della vista in un occhio in maniera permanente. Se l’ambliopia, nota comunemente con il nome di “occhio pigro”, non viene trattata entro gli 11 anni d’età è probabile che diventi permanente. Circa un terzo dei bambini con strabismo presenterà ambliopia.
Sintomi dello strabismo
I sintomi dello strabismo possono includere:
- Visione doppia
- Occhi che non si allineano nella stessa direzione
- Movimenti oculari non coordinati (gli occhi non si muovono insieme)
- Perdita della vista o della percezione della profondità
Diagnosi
Ai fini della diagnosi dello strabismo è necessario eseguire un esame obiettivo che include un controllo oculistico approfondito.
Al fine di stabilire in che misura gli occhi siano disallineati vengono effettuati i seguenti esami:
- Riflesso corneale alla luce
- Test di occlusione/disocclusione
- Esame della retina
- Esame oftalmologico standard
- Acuità visiva
Sarà effettuato inoltre un esame del cervello e del sistema nervoso (neurologico).
Quali sono le cause dello strabismo?
Molti pazienti adulti affetti da strabismo soffrono di questa condizione fin dall’infanzia, sebbene in modo controllato. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, lo strabismo ha la sua origine in altre malattie, tra cui:
- Diabete mellito
- Malattia della tiroide (morbo di Graves)
- Miastenia grave (una malattia neuromuscolare)
- Tumori del sistema nervoso centrale
- Trauma cranico
- Accidenti celebrovascolari: infarti o emorragie celebrali
A volte la perdita di parallelismo e il coinvolgimento della motilità oculare possono comparire in seguito ad interventi chirurgici agli occhi, oppure compaiono nelle strutture circostanti l’occhio, come in caso di chirurgia delle cataratte, chirurgia per il distacco della retina, chirurgia delle palpebre, ecc., a causa di un coinvolgimento indesiderato dei muscoli extraoculari durante tali procedure.
Si può prevenire?
Lo strabismo è una malattia che non può essere prevenuta. L’opzione migliore è quella di trattarlo dal momento in cui viene diagnosticato per evitare possibili conseguenze che potrebbero derivare dalla condizione.
Trattamenti per lo strabismo
Trattandosi di una deviazione che si verifica sin dalla più giovane età è fondamentale agire per contrastarlo il più rapidamente possibile, allo scopo di evitare che si producano altri problemi.
Esistono varie tecniche per il trattamento del disturbo, tra cui:
- L’otturazione alternata di ciascun occhio con delle bende
- L’uso di occhiali speciali
- L’iniezione di tossine per paralizzare temporaneamente i muscoli o un intervento chirurgico. Quest’ultimo è consigliato solo in casi estremi e consiste nell’evitare la deformazione degli occhi andando a rafforzare o indebolire, a seconda dei casi, determinati muscoli oculari.
A quale specialista rivolgersi?
Gli specialisti in oftalmologia hanno il compito di prevenire, diagnosticare e trattare le malattie che colpiscono gli occhi e la capacità visiva del paziente, come nel caso dello strabismo. Gli occhi sono l’organo essenziale della visione e, nel corso della vita, possono essere interessati da anomalie di vario tipo.
L’oftalmologia ha come obiettivo quello di preservare la capacità visiva del paziente, attraverso tecniche di trattamento medico, chirurgia o con l’aiuto di accessori esterni, come gli occhiali o le lenti a contatto.