Arteriosclerosi: diagnosi, cause e trattamento
Il termine arteriosclerosi indica, letteralmente, un indurimento delle arterie (condotti che dal cuore portano il sangue in tutto il corpo); una condizione che ne provoca il restringimento impedendo al sangue di passare e diminuendo, difatti, il flusso sanguigno verso i nostri organi. Ce ne parla il Dott. Antonio Greco, Geriatra a San Giovanni Rotondo
Quali sono le cause dell’arteriosclerosi?
L’arteriosclerosi è legata a una serie di fattori di rischio già noti che provocano il deterioramento delle pareti arteriose, limitando la normale circolazione del sangue. Un primo fattore da tenere in considerazione è l’eredità: è stato dimostrato che le persone con genitori affetti da arteriosclerosi sin da giovane età ha maggiori probabilità di sviluppare la stessa patologia.
Altri fattori noti sono i seguenti:
- ipertensione, ovvero l’aumento della pressione arteriosa;
- colesterolo: grasso che si deposita sulla superficie interna delle arterie fino a ostruirle completamente, con il rischio di infarto o lesioni trombotiche;
- diabete: alterazione dei glucidi nel nostro sangue e responsabili del deterioramento della parete arteriosa.
- tabagismo.
Quali sono i sintomi che indicano la presenza dell’arteriosclerosi?
I sintomi legati all’arteriosclerosi sono di 3 livelli. A livello cerebrale vengono coinvolte le arterie cerebrali e quelle che, dirette verso il cervello, possono provocare incidenti vascolari cerebrali o ictus.
A livello cardiaco le arterie riducono la portata di sangue provocando un’angina pectoris. Infine, la zona più colpita è rappresentata dagli arti inferiori: il soggetto colpito presenta dolori durante la deambulazione (claudicazione intermittente).
Come si diagnostica l'arteriosclerosi?
Come prima cosa il medico dovrà valutare i sintomi del paziente e raccogliere i dati relativi alla sua storia clinica. La diagnosi dell'arteriosclerosi coinvolge poi diversi test ed esami, tra cui:
- Esami di laboratorio: esami del sangue per valutare i livelli di colesterolo totale, lipoproteine ad alta densità (HDL o "colesterolo buono"), lipoproteine a bassa densità (LDL o "colesterolo cattivo"), trigliceridi e altri fattori di rischio.
- Esame fisico: Il medico eseguirà un esame fisico per valutare la presenza di segni fisici dell'arteriosclerosi.
- Test di imaging: ecografia doppler per valutare l'entità dell'ispessimento delle pareti arteriose e misurare il flusso di sangue attraverso le arterie; angiografia per evidenziare le arterie nel corpo attraverso raggi X, consentendo di individuare restringimenti delle arterie o eventuali ostruzioni; tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica che forniscono immagini dettagliate delle arterie e rivelano la presenza di placche.
- Test di funzionalità vascolare: valutano il flusso di sangue e la funzione delle arterie.
Cosa prevedono i trattamenti dell’arteriosclerosi?
Il trattamento dell’arteriosclerosi consiste sostanzialmente nel controllo dei fattori di rischio (ipertensione, diabete e colesterolo), così come l’abbandono di qualsiasi stile di vita poco salutare (fumo). Come ultima opzione vi sono i trattamenti chirurgici che mirano a ripristinare la corretta circolazione sanguigna.
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