Differenze tra ernia inguinale e laparocele!
Sia l’ernia inguinale che il laparocele sono delle ernie. Il Dott. Andrea Comba, esperto in Chirurgia Generale a Torino, spiega le caratteristiche principali di entrambe le condizioni
Ernia inguinale e laparocele: di cosa si tratta?
Un’ernia è la fuoriuscita di un viscere dalla cavità in cui è contenuto (in genere l’addome) attraverso una breccia (porta erniaria) naturale o patologica. L’ernia inguinale è pertanto la fuoriuscita di un’ansa intestinale al di fuori della cavità addominale attraverso il canale inguinale. Il laparocele, invece, è un’ernia post-operatoria o incisionale, dal momento che si forma a livello della sede di incisione di un precedente intervento: in tale parte già operata le strutture di sostegno della parete addominale (soprattutto la fascia dei muscoli) possono cedere e favorire l’erniazione delle strutture contenute nella cavità peritoneale.
Si calcola che l’ernia inguinale abbia un’incidenza del 10-15% nella popolazione Italiana: essa colpisce nel 90% dei casi la popolazione maschile, perché il canale inguinale nell’uomo è più debole, dal momento che nel periodo fetale questo “tunnel muscolare” è stato attraversato dal testicolo in discesa verso lo scroto.
Il laparocele si riscontra, invece, in circa il 10-20 % dei pazienti sottoposti a un intervento chirurgico addominale (laparotomia) e la metà dei laparoceli si manifesta entro i primi 12 mesi dall’operazione chirurgica.
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Cause principali di ernia inguinale e laparocele?
Le cause dell’ernia inguinale sono verosimilmente una debolezza congenita delle strutture che compongono la regione inguinale (probabilmente una minore resistenza delle fibre collagene che costituiscono il sostegno delle strutture muscolari e fasciali). Nel caso del laparocele la causa consiste nell’indebolimento della parete addominale, provocato proprio dall’interruzione chirurgica delle strutture che la costituiscono.
Fattori favorenti sia l’ernia che il laparocele possono poi essere tutte quelle situazioni che aumentano la pressione all’interno dell’addome, quali i lavori pesanti, la pratica di attività pesistica, la tosse cronica, la stitichezza, l’obesità, l’utilizzo di strumenti musicali a fiato etc.
Sintomi caratterizzanti dell'ernia inguinale e del laparocele
Il sintomo principale dell’ernia è la comparsa di un rigonfiamento a livello dell’inguine o nella sede di una cicatrice chirurgica: esso può essere asintomatico, ma spesso si associa anche la presenza di un fastidio e/o dolore che si manifesta con la deambulazione e/o con sforzi fisici più o meno intensi. Sia l’ernia inguinale che il laparocele possono avere come complicanza l’intasamento o lo strozzamento: queste situazioni si verificano allorché un’ansa fuoriesce dall’addome attraverso la porta erniaria (ossia la breccia), ma poi non è più in grado di rientrare all’interno della cavità in cui era contenuta. Questa situazione può causare una sofferenza del viscere erniato, che può comprometterne l’integrità e la vitalità.
Come si effettua la diagnosi dell'ernia inguinale e del laparocele?
La diagnosi di un’ernia inguinale o di un laparocele è prevalentemente clinica, ossia basta una visita chirurgica per scoprirli. In qualche caso può essere utile l’esecuzione di un’ecografia o di una risonanza magnetica addominale per meglio precisare l’estensione dell’ernia e il suo contenuto.
Come si curano l'ernia inguinale e il laparocele?
Il trattamento dell’ernia inguinale e del laparocele può essere solo chirurgico. Infatti, una volta diagnosticati, è opportuno provvedere all’operazione chirurgica quanto prima, perché le ernie da sole non regrediscono e anzi con il tempo possono solo peggiorare, aumentando di volume e rischiando anche lo strozzamento.
La cura delle ernie e dei laparoceli prevede l’utilizzo di reti protesiche in materiale sintetico, che vengono posizionate a rinforzo della parete e a “tappare il buco” (cioè chiudere la porta erniaria) da cui fuoriesce l’intestino. Queste reti possono essere posizionale sia per via tradizionale, ossia con un taglio a livello dell’inguine, o riprendendo la precedente cicatrice in caso di laparoceli. In casi selezionati, per esempio in caso di ernie inguinali bilaterali o recidive, oppure in caso di ernie nello sportivo, si può anche utilizzare la tecnica laparoscopica (TAPP).
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