Fibrillazione atriale: ascolta il tuo cuore

Fibrillazione atriale: ascolta il tuo cuore

Editato da: Serena Silvia Ponso il 15/05/2023

La fibrillazione atriale insorge con un’aritmia, ossia con un’alterazione del ritmo cardiaco. Ce ne parla il Dott. Angelo Mingrone, specialista in Cardiologia

Che cos’è la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale è un disturbo del ritmo cardiaco che si manifesta quando gli atri del cuore battono troppo velocemente o in modo irregolare. Il ritmo cardiaco viene dunque alterato determinando il sintomo più comune di questa patologia: il cuore “palpitante”.

Quante tipologie di fibrillazione atriale esistono?

La fibrillazione atriale può essere classificata in tre tipi a seconda della durata e dell’intensità: parossistica, persistente e cronica.

La prima dura meno di 7 giorni ed è intermittente. La seconda dura più di 7 giorni e richiede un intervento medico per essere interrotta. La terza invece dura più di un anno.

 

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Quali sono le complicanze della fibrillazione atriale?

Poiché la fibrillazione atriale è determinata da una maggiore o minore affluenza di sangue, le complicazioni possono essere diverse, e in alcuni casi anche gravi.

Quando il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue allora si può verificare un’insufficienza cardiaca. Se invece si forma un coagulo di sangue che dal cuore si sposta al cervello allora può insorgere un ictus, con conseguenti danni cerebrali.

Quando invece il coagulo di sangue dal cuore si sposta ai polmoni allora può verificarsi un’embolia polmonare.

Quali sono i fattori di rischio per la fibrillazione atriale?

I fattori di rischio per la fibrillazione atriale sono diversi. Tra questi:

Oltre a questi, altri fattori di rischio possono essere il fumo, l’apnea notturna e il consumo di alcolici.

Cosa fare in caso di fibrillazione atriale?

Dopo aver effettuato un elettrocardiogramma (ECG) in grado di diagnosticare la fibrillazione atriale, è necessario che il paziente faccia ulteriori indagini per fare in modo che gli venga assegnato il trattamento più adeguato.

Tra questi vi sono anticoagulanti per prevenire la formazione di coaguli, farmaci per controllare il ritmo cardiaco e, in alcuni casi, l’intervento chirurgico.

Da ricordare che la prevenzione è fondamentale per evitare l’insorgenza di fibrillazione atriale, e che il modo migliore per metterla in atto è fare esercizio fisico, seguire una dieta salutare, limitare il consumo di alcolici e non fumare.

 

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Cardiologia a Pietrapaola