Il termine “Sindrome Metabolica” venne ufficialmente introdotto nel 1998 nella letteratura internazionale dalla World Health Organization per identificare l’associazione tra incremento dell’adiposità addominale (come la circonferenza addominale) e diabetogenica. Data la sua gravità e diffusione, questa patologia merita una particolare attenzione e grazie al Dott. Carlo Giammattei, specialista in Medicina dello Sport, abbiamo l’opportunità di approfondirla
In cosa consiste la Sindrome Metabolica?
Con Sindrome Metabolica non si fa riferimento a una sola patologia, ma essa consiste nella confluenza di un insieme di fattori di rischio cardiovascolare di origine metabolica. La sindrome metabolica è fortemente associata alla malattia cardiovascolare e allo sviluppo del diabete mellito tipo 2.
Per classificare la malattia come Sindrome Metabolica è necessaria la compresenza di almeno tre dei seguenti fattori di rischio:
- Pressione arteriosa superiore a 130/85 mmHg;
- Trigliceridi ematici superiori a 150 mg/dI;
- Glicemia a digiuno superiore a 100 mg/dI;
- Colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl nell'uomo o a 50 mg/dl per la donna;
- Obesità o circonferenza addominale superiore a 102 centimetri per i maschi o a 88 centimetri per le femmine.
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Qual è il contributo che l’attività fisica può apportare alla patologia?
Numerosi studi hanno dimostrato che sia elevati livelli di attività fisica, sia l’esercizio fisico vero e proprio agiscono positivamente:
- Sul peso corporeo, riducendo il sovrappeso ed i rischi correlati;
- Sul tono vascolare, abbassando il rischio di ipertensione o favorendo la terapia di controllo,
- Sul metabolismo del glucosio, diminuendo le probabilità di diabete e/o delle relative complicanze dei lipidi, riducendo il rischio di ipercolesterolemia o favorendo la terapia di controllo.
Le linee guida europee e statunitensi hanno inserito la pratica costante dell’esercizio fisico di forma aerobica in tutti i programmi di prevenzione primaria e secondaria delle patologie cardiovascolari, inclusa la prevenzione dell’obesità adulta e infantile e la Sindrome Metabolica. La risposta del nostro organismo all’esercizio fisico comprende aggiustamenti respiratori, cardiovascolari, umorali, del sistema nervoso autonomo, ormonali e muscolari.
Il Medico dello Sport come può contribuire al trattamento?
Il Medico deve restituire una valutazione funzionale cardiorespiratoria e metabolica globale, deve fornire precise indicazioni per svolgere in sicurezza l’attività fisica a un livello di intensità programmato e individualizzato, e monitorizzare nel tempo gli effetti ottenuti dal programma di attività fisica consigliato.
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