Ipogonadismo: scopri di che cosa si tratta!

Ipogonadismo: scopri di che cosa si tratta!

Editato da: Sharon Campolongo il 04/04/2023

In questo breve articolo approfondiamo il tema dell’ipogonadismo, ossia quella condizione in cui non vengono prodotti ormoni a sufficienza dai testicoli o dalle ovaie

Che cos’è l’ipogonadismo?

L’ipogonadismo viene definito come riduzione o assenza della secrezione degli ormoni sessuali, sia nell’uomo che nella donna.

Tale alterazione può essere già presente dalla nascita come nei rari casi ad eziologia genetica (sindrome di Turner, sindrome di Kalmann, sindrome di Klinefelter) oppure ad insorgenza tardiva come il fisiologico invecchiamento degli assi conosciuta sotto il nome di menopausa nella donna ed andropausa nell’uomo.

In base al livello delle gonadotropine, ossia quegli ormoni ipofisari che regolano la secrezione degli ormoni sessuali negli entrambi i sessi, l’ipogonadismo viene classificato in:

  • ipogonadismo ipogonadotropo, ossia con bassi livelli di gonadotropine
  • normogonadotropo, cioè con normali livelli di gonadotropine
  • ipergonadotropo, quando i livelli di gonadotropine sono elevati

Quali sono le cause?

Nella donna, le forme più comuni sono quelle acquisite, tra cui si trova l’amenorrea secondaria funzionale dovuta a:

  • condizioni stressogene, ossia alterazioni nutrizionali, variazioni ponderali, esercizio fisico intenso, stress psichici (ad esempio anoressia nervosa, bulimia nervosa, amenorrea nelle atlete, obesità, depressione);
  • ipersecrezione di prolattina, ormone che aumenta in modo fisiologico durante gravidanza e allattamento o in modo patologico quando prodotta in eccesso da parte di un adenoma ipofisario prolattino-secernente.

Un'altra causa di ipogonadismo secondario è rappresentata dalla presenza di lesioni occupanti spazio al livello della sella turcica, come tumori ipofisari secernenti e/o non secernenti, craniofaringiomi o meningiomi, che determinano una compressione delle cellule ipofisarie secernenti le gonadotropine con insorgenza di ipogonadismo.

Si parla di un ipogonadismo primario quando l’alterazione avviene a livello delle gonadi, fattispecie nella donna nelle ovaie e nell’uomo nei testicoli.

una coppia di persone adulte che si abbracciano (menopausa e andropausa)

Come si manifesta l’ipogonadismo?

Dal punto di vista sintomatologico si segnala in entrambi i sessi:

  • calo della libido
  • depressione
  • infertilità
  • astenia
  • riduzione della massa ossea
  • deficit erettile
  • comparsa di alterazioni della ciclicità mestruale
  • amenorrea (assenza per oltre 6 mesi del ciclo mestruale)

In che modo viene eseguita la diagnosi?

La diagnosi viene effettuata previa controllo ematico di esami ormonali specifici ed esami strumentali come l’ecografia transvaginale nella donna o l’ecografia testicolare nell’uomo, la RMN dell’ipotalamo ipofisaria con mdc. In rari casi selezionati, si prescrivono esami genetici mirati.

Quali trattamenti esistono per l’ipogonadismo?

La terapia dell’ipogonadismo viene effettuata con ormoni sostitutivi ed è volta a contrastare i sintomi correlati alla mancanza degli ormoni sessuali, prevenendo la perdita di massa ossea che determina l’insorgenza di osteoporosi, spesso associata ad aumentato rischio di frattura.

La terapia varia in base all’età della/del paziente, all’eziologia, se presente desiderio di prole o se presenti malattie associate.

Nella donna viene consigliata la terapia sostitutiva sotto varie formulazioni come: compresse, cerotti, gel, dispositivi sottocutanei.

Invece, nell’uomo la terapia sostitutiva può essere effettuata con gel cutaneo, terapia intramuscolare con cadenza variabile (mensile o trimestrale in base al tipo di formulazione di depot utilizzata).

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