Proctologia: ecco quali patologie tratta

Pubblicato il: 05/12/2023 Editato da: Serena Silvia Ponso il 05/12/2023

La proctologia è una branca della medicina specialistica che si occupa dello studio, della diagnosi e della cura delle patologie a carico del tratto colon-ano-rettale. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Giovanni Maria Colombo, esperto in Chirurgia Generale, Chirurgia della Tiroide e Proctologia

Quali sono i sintomi comuni associati alle patologie proctologiche e quando una persona dovrebbe cercare assistenza?

Le patologie proctologiche sono emorroidi, ragadi, tumore del colon retto, malattie infiammatorie, fistole e ascessi, polipi e prolassi, e i sintomi più comuni sono:

  1. sangue nelle feci o sanguinamenti anali;
  2. dolori anali anche di forte intensità;
  3. mucorrea (emissione di muco);
  4. stipsi (difficoltà ad andare in bagno) o diarrea;
  5. emissione di pus;
  6. prurito anale;
  7. incontinenza.

La visita proctologica è indicata qualora si presenti un’alterazione della funzione intestinale (stipsi, diarrea o presenza di muco nelle feci); la comparsa di sanguinamento spontaneo o durante la defecazione; persistenza di dolore e secrezioni, prurito, tumefazioni interessanti l’area interna ed esterna dell’ano, prolassi.

 

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Può spiegare brevemente quali sono le principali differenze tra emorroidi, fistole anali, ragadi anali e prolasso rettale?

Le emorroidi sono normali cuscinetti venosi posizionati nella parte terminale del retto (emorroidi interne) e vicino all’orifizio esterno dell’ano (emorroidi esterne), zone che sottopongono continuamente le vene a un contatto con l'attività di continenza ed evacuazione che può portarle a gonfiarsi provocando dolori associati a stati infiammatori molto fastidiosi e progressivamente prolassare.

I sintomi delle emorroidi di solito sono i seguenti: dolore intenso, perdita di sangue e prurito.

Le fistole anali sono invece dei piccoli canali che creano un' innaturale comunicazione tra l'ano e la cute circostante. Sono il risultato finale di una grave infiammazione, a sua volta provocata da un ascesso originato da alcune ghiandole del canale ano-rettale, che suppura con fuoriuscita di secrezioni attraverso la cute mediante un orifizio esterno. Possono essere associate a malattie infiammatorie intestinali (Morbo di Crohn).  I sintomi sono dolore, fuoriuscita di pus e sangue, spesso accompagnati da febbre.

La ragade anale è un'ulcera situata prevalentemente sul bordo dell’ano. Si manifesta all’inizio con prurito e sanguinamento, e se diventa cronica provoca dolore crescente soprattutto dopo la defecazione associata a spasmi dello sfintere anale. La causa generalmente è dovuta a un periodo prolungato di stitichezza o diarrea, ma anche allo stress che determina una contrazione costante sfinteriale.

Il prolasso consiste nella fuoriuscita, attraverso il canale anale, della porzione dell’intestino retto. È causato principalmente dall’aumento della pressione endoaddominale, come avviene ad esempio nei casi di stitichezza cronica, ripetuti episodi di diarrea, gravidanza o cedimento dei mezzi a sostegno dei muscoli tendinei in seguito a precedenti interventi chirurgici, parto naturale, malattie neurologiche o come semplice invecchiamento dei tessuti.

I sintomi sono molteplici e dipendono dalle forme più o meno avanzate, e vanno dalla difficoltà all’evacuazione, sensazione di incompleta evacuazione fino alla necessità di aiuti alla defecazione (lassativi, clismi, svuotamento manuale), spesso accompagnati da prurito anale, sanguinamento e ano umido.

 

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Chirurgia Generale a Monza

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