Cardiopatia ischemica cronica e il suo impatto a livello psicologico

Pubblicato il: 27/06/2023 Editato da: Sharon Campolongo il 12/09/2023

L’aterosclerosi è una condizione patologica ed è la prima causa scatenante delle malattie cardiovascolari nel mondo, tra cui la cardiopatia ischemica cronica. Approfondiamo questo argomento con il Prof. Agrifoglio, specializzato in Cardiochirurgia

Principali caratteristiche della cardiopatia ischemica cronica

Le cause della cardiopatia ischemica cronica possono essere divise in due categorie:

  • Modificabili: fumo, ipertensione arteriosa, alti livelli di colesterolo, obesità e diabete mellito;
  • Non modificabili: genere maschile, anni e disturbi genetici.

La cardiopatia ischemica cronica viene definita come il “killer silenzioso” perché rimane asintomatico per decenni, finché le placche aterosclerotiche raggiungono le dimensioni che causano un’ostruzione del flusso del sangue oppure una rottura della vena.

cardiopatia ischemica: cuori sorridenti

La principale manifestazione clinica di questa patologia è l’infarto miocardico acuto, ossia la morte irreversibile o necrosi di una porzione del tessuto miocardico. Invece, il principale sintomo è l’angina, cioè qual dolore al petto che si irradia al braccio destro.

Altri sintomi comuni includono:

Diagnosi della cardiopatia ischemica cronica

Per diagnosticare la cardiopatia ischemica cronica bisogna ricorrere ad alcuni esami diagnostici come:

  • Elettrocardiogramma: è possibile individuare la zona della lesione che ha provocato l’ischemia;
  • Elettrocardiografia da sforzo;
  • Ecocardiografia;
  • Cardio TC.

Tuttavia, oggigiorno l’esame gold standard è l’Angiogramma coronarico invasivo.

Principali trattamenti non-invasivi ed invasivi

Prima di tutto, è necessario che il paziente intervenga sui fattori di rischio modificabili, ossia smettere di fumare, adottare una dieta corretta ed equilibrata, perdere peso e svolgere attività fisica regolarmente.

A volte, è necessario abbinare a questi cambiamenti dello stile di vita un trattamento farmacologico: tra i farmaci utilizzati si trovano gli antiaggreganti e i beta-bloccanti.

 Invece, per quanto riguarda i trattamenti invasivi bisogna distinguere tra:

  • Angioplastica coronarica percutanea: consiste nell’inserimento di uno stent all’altezza del ristringimento/ostruzione dell’arteria;
  • Bypass coronarico: intervento chirurgico attraverso cui si ricostruiscono i condotti vascolari.

 Cosa succede a livello psicologico

La cardiopatia coronarica cronica è considerata come un evento stressante per la vita del paziente.

Infatti, da una parte il paziente si sente fragile e svolge le attività quotidiane con paura e ansia, dall’altra vi è un cambiamento nello stile di vita e nella qualità di vita del paziente stesso.

Inoltre, non bisogna dimenticare i possibili effetti avversi della terapia farmacologica.

Anche la sfera sessuale risulta essere limitata per tre ragioni principali:

  • L’attività fisica aumenta il dolore al petto e quindi il paziente si vede forzato al riposo;
  • I farmaci utilizzati si impiegano anche per la disfunzione erettile;
  • Alcuni farmaci come i beta-bloccanti possono causare depressione ed impotenza negli uomini.

Infine, il paziente al quale è stata diagnosticata la cardiopatia coronarica cronica molto spesso non è preparato psicologicamente e la notizia produce un impatto molto forte a livello emotivo.

Pertanto, per tutte le ragioni appena citate è necessario offrire un supporto piscologico al paziente non solo per essere consapevoli e accettare la propria condizione, ma anche per affrontare il periodo post-operatorio.

Cardiochirurgia a Milano

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