Condilomi e virus del papilloma umano

Condilomi e virus del papilloma umano

Editato da: Antonietta Rizzotti il 05/04/2023

La presenza del virus HPV, ovvero il papilloma umano, viene rappresentato dalla presenza cutanea del condiloma, oggi molto diffuso tra i soggetti sessualmente attivi con un età compresa tra i 20 e i 50 anni. Ne parla il Dott. Fabio Francesco Ciancio, esperto in Ginecologia e Ostetricia a Catania

Che cos’è il virus del papilloma umano?

Il virus del papilloma umano è un’infezione che interessa le mucose genitali, anali ed orali. Attualmente esistono circa 100 genotipi virali diversi e solo alcuni di essi possono diventare carcinomi a seguito dell’invasione dei tessuti.

Un esempio è dato dalla mucosa della cervice uterina, dove questi genotipi possono trasformarsi in tumore del collo dell'utero. Solo dopo aver eseguito una diagnosi approfondita è possibile confermare la presenza di condilomi genitali, momento in cui diventa necessario effettuare un’analisi specifica della cervice.

Attraverso esami come il PAP test o lo striscio è possibile notare le alterazioni cellulari, responsabili della presenza del tumore. Infatti, per questo motivo, siamo soliti consigliare in una prima fase alle nostre pazienti di eseguire un PAP test in fase liquida, e qualora quest’ultimo dovesse evidenziare alterazioni cellulari, che possano ricondurre alla presenza del virus HPV, consigliamo di eseguire una tipizzazione virale per poter confermare o meno che il virus appartenga alla categoria oncogena.

Il ginecologo chiederà di svolgere un esame colposcopico, rapido ed indolore. Grazie all’ausilio di un microscopio sarà possibile analizzare il collo dell’utero in zone di maggiore interesse diagnostico e qualora fosse necessario verrà eseguita una biopsia.

La diagnosi di infezione da HPV della cervice o di condilomatosi non deve preoccupare la paziente, ma convincerla e portarla a prestare maggiore attenzione ai controlli futuri suggeriti dal ginecologo.

visita ginecologica

Presso lo Studio Medico Ciancio eseguiamo la diagnosi precoce dell'infezione da HPV e del suo trattamento. Grazie all’utilizzo del laser a Co2 effettuiamo una vaporizzazione indolore delle lesioni del collo dell'utero e dei condilomi vulvari. Spesso, questa procedura viene preceduta da terapie immunostimolanti di coppia. 

Monitoraggio e trattamento

Il virus HPV genera alterazioni nell’area mucose genitali e del collo dell'utero. Le sigle HSIL, LSIL, CIN 1, CIN 2 e CIN3 sono riportate nella refertazione dello striscio e ne indicano il grado di alterazione. Il monitoraggio continuo o il trattamento chirurgico sono i mezzi di cui disponiamo per poter affrontare e controllare la trasformazione in cancro

Il ginecologo effettuerà una sorveglianza a mezzo di striscio e colposcopia sulle lesioni più precoci che in genere regrediscono naturalmente. Invece, per le casistiche più avanzate viene consigliata una resezione chirurgica minima, chiamata LEEP, della cervice oppure in forma più radicale chiamata conizzazione. 

Il cancro necessita di un trattamento chirurgico specifico avanzato ed ha una maggiore difficoltà di svolgimento.

Come avviene il trattamento?

Presso il Centro Oncologico Humanitas, eseguiamo la terapia chirurgica per via laparotomica o laparoscopica in base ad indicazioni adeguate. In primo luogo, viene presentata la casistica ad un team pluridisciplinare formato dalle seguenti figure: ginecologo, radioterapista, oncologo medico e anatomopatologo. Si tratta di una fase indispensabile e necessaria per garantire la terapia adeguata per una maggiore tutela della paziente. La procedura chirurgia prevede l'asportazione dell'utero con le sue parti anatomiche di sostegno e adiacenti all'utero in cui le cellule cancerose potrebbero collocarsi. Inoltre, vengono asportati i linfonodi pelvici, le strutture nervose poste nella pelvi e le strutture ghiandolari adiacenti ai vasi arteriosi e venosi. La terapia chirurgica, conosciuta con il nome di isterectomia radicale, non è pericolosa per la vita della paziente, ma potrebbero presentarsi delle complicanze urologiche a seguito dell’intervento, come ad esempio la comparsa di disfunzioni urinarie o di fistole che purtroppo hanno bisogno di ulteriori terapie chirurgiche adeguate. Il virus HPV è considerato ubiquitario e la sua trasmissione avviene principalmente per via sessuale che facilita la diffusione rapidamente. Solo attraverso l’uso del preservativo è possibile proteggersi dall’infezione, motivo per cui consigliamo la vaccinazione sin dall’adolescenza per ragazzi e ragazze.

Ginecologia e Ostetricia a Catania