Angioedema
Che cos’è l’angioedema?
L’angioedema è un’irritazione che provoca un’infiammazione della cute simile all’orticaria.
A differenza di quest’ultima, che colpisce solo i tessuti superficiali della pelle, l’angioedema interessa gli strati sottocutanei profondi.
La cute, la mucosa e i tessuti sottomucosi risultano gonfi, ma non presentano pomfi come nel caso dell’orticaria. Sebbene possa non provocare prurito, l’angioedema è più grave dell’orticaria. Spesso le due patologie coesistono e si sovrappongono.
Il rigonfiamento cutaneo solitamente dura dalle 24 alle 72 ore.
Prognosi della malattia
Generalmente l’angioedema è innocuo e le sue manifestazioni non lasciano segni duraturi.
Il pericolo che si corre, se la zona soggetta alla reazione è la gola, è che si verifichi un’ostruzione della stessa, causando problemi respiratori e di deglutizione, e comportando di conseguenza un rischio di soffocamento.
Sintomi dell’angioedema
I sintomi più comuni sono i seguenti:
- Gonfiore di zone specifiche, come quella attorno agli occhi, lingua, labbra, genitali, gola;
- Sensazione di bruciore, intorpidimento, prurito, dolore e calore nelle aree colpite;
- Dolore all’addome, se a essere gonfia è la mucosa del tratto gastrointestinale;
- Difficoltà a urinare, se l’angioedema colpisce la vescica o l’uretra.
Diagnosi per l’angioedema
Lo specialista in immunologia clinica riesce spesso a diagnosticare l’angioedema tramite un esame obiettivo e dopo aver raccolto la storia clinica del paziente.
Vi sono poi altri test che possono aiutare nella diagnosi di questo disturbo, quali prelievo del sangue e prick test, che servono a individuare l’angioedema allergico e quello ereditario. L’angioedema idiopatico, invece, è riscontrabile con la diagnosi di esclusione, ovvero escludendo altre patologie simili fino a poter confermare l’angioedema.
Quali sono le cause dell’angioedema?
Vi sono diverse possibili cause dell’insorgenza dell'angioedema, che dipendono dalla sua natura:
- Angioedema allergico: può essere causato dall'allergia ad alcuni alimenti (quali crostacei, latticini, uova e noci), ad additivi alimentari (come il glutammato di sodio), a determinati farmaci, al lattice, alle punture di vespidi e apidi o di serpenti e meduse;
- Reazione non allergica indotta dai farmaci;
- Angioedema idiopatico: nella gran parte dei casi non si riesce a trovare un’origine certa per l’angioedema; si parla in questo caso di angioedema idiopatico. Sono stati individuati alcuni fattori di rischio per lo sviluppo di quest’ultimo (infezioni, consumo di alcool e di caffeina, mangiare cibi piccanti, vivere in luoghi con temperature estreme, usare vestiti aderenti, stress); inoltre, in una buona percentuale dei casi l’angioedema idiopatico può essere collegato al lupus eritematoso sistemico o ad altre patologie autoimmuni;
- Angioedema congenito: viene trasmesso geneticamente ed è dovuto a una carenza dell’inibitore C1;
- Angioedema acquisito: la deficienza dell’inibitore C1-INH può essere acquisita nel corso della vita, per esempio nel caso di chi soffre di linfoma e di altre malattie autoimmuni.
Si può prevenire?
L’angioedema idiopatico potrebbe essere evitato abbandonando le seguenti abitudini:
- Assunzione di caffeina e alcool;
- Consumare alimenti piccanti;
- Usare indumenti stretti;
- Stress;
- Sottoporsi a temperature estreme (es. docce o bagni molto caldi, aria condizionata, etc).
Trattamenti per l’angioedema
Se l’angioedema provoca difficoltà respiratorie, è prioritario liberare le vie aeree (per esempio tramite intubazione).
Nel caso in cui, invece, la manifestazione non comporti un pericolo nella respirazione, solitamente i sintomi scompaiono dopo poche ore o due-tre giorni al massimo.
Alcuni suggerimenti per diminuire il gonfiore sono:
- Impacchi freddi sulla zona colpita;
- Fare una doccia fredda (ma non gelida);
- Non usare abiti aderenti;
- Non sfregare la zona interessata;
- Assumere un farmaco antistaminico o corticosteroide;
- Nei casi più gravi può essere indicato effettuare un’iniezione di adrenalina.
A quale specialista rivolgersi?
Un esperto in immunologia clinica saprà guidare il paziente lungo l’iter diagnostico e terapeutico più adeguato per affrontare l’angioedema.