Epatocarcinoma
Che cos’è l’epatocarcinoma?
L’epatocarcinoma è la forma di tumore maligno del fegato più diffuso. Si manifesta in genere dopo i 40 anni ed è il terzo tipo di cancro più mortale a livello mondiale.
Sintomi dell’epatocarcinoma
Occorre prestare attenzione ai seguenti sintomi:
- Dolore profondo e sordo all’addome;
- Dimagrimento improvviso, accompagnato da inappetenza e stanchezza;
- Vomito, nausea, tensione all’addome;
- Ingrossamento del fegato (epatomegalia), che può essere constatata con un metodo specifico di autopalpazione;
- Febbre e dolore alle ossa;
- Ingrossamento dell’addome;
- In alcuni casi, ittero (che si manifesta con un colore giallastro della pelle);
- Ingrossamento della milza (raramente);
- Se il malato è già affetto da cirrosi epatica, può constatare un peggioramento repentino della stessa.
Quali sono le cause dell’epatocarcinoma?
Di seguito le principali cause di questo tipo di tumore:
- La cirrosi epatica (spesso causata dall’abuso di alcool);
- L’epatite B e C: questa causa è più comune in alcune regioni africane, a causa della scarsa diffusione dei vaccini;
- L’emocromatosi: una patologia che causa un deposito di ferro nel fegato e in altri organi;
- Sostanze cancerogene presenti in alcuni alimenti, come quelli che contengono nitrati o micotossine;
- L’esposizione a sostanze dannose quali l’arsenico e il cloruro di vinile monomero;
- L’assunzione per lungo tempo di steroidi anabolizzanti;
- L’assunzione di alcool;
- Fattori di rischio secondari quali il fumo e l’obesità.
Prognosi della malattia
Questo tipo di tumore viene spesso diagnosticato già in fase avanzata, poiché i sintomi sono blandi o inesistenti nella fase iniziale. È dunque di fondamentale importanza la prevenzione nei soggetti a rischio (ovvero coloro che sono già affetti da malattie al fegato).
Si può prevenire?
È primordiale che chi soffre di cirrosi epatica o di altre patologie del fegato si sottoponga a screening di controllo con frequenza, in modo da diagnosticare per tempo eventuali anomalie.
Per evitare l’esposizione al virus dell’epatite B e C (una delle maggiori cause di tumori al fegato), è opportuno seguire alcuni accorgimenti:
- Effettuare il vaccino per l’epatite B e C;
- Ridurre il consumo di alcool;
- Astenersi dalle droghe;
- Praticare sesso protetto;
- Scegliere solo centri di tatuaggi e piercing certificati.
Anche migliorare il proprio stile di vita può aiutare a prevenire il tumore: è dunque importante seguire un’alimentazione corretta e praticare esercizio fisico per mantenere il peso forma.
Trattamenti per l’epatocarcinoma
Terapie sistemiche:
- Rimozione chirurgica del tumore. Non è possibile effettuare l’intervento in diversi casi: per esempio, se il tumore è già in stadio avanzato, o se il paziente soffre di cirrosi epatica;
- Il trapianto di fegato: è meno frequente e costituisce una tecnica alquanto recente;
- La radioterapia può risultare in una riduzione delle dimensioni del tumore.
Terapie locali o regionali:
- Chemioterapia locale: il farmaco viene iniettato direttamente nell’arteria del fegato;
- Chemioembolizzazione: un mezzo di contrasto con farmaci chemioterapici viene collocato nel tumore;
- Alcoolizzazione percutanea tramite ecografia: dell’alcool etilico, sostanza tossica per il cancro, viene iniettato nello stesso;
- Radiofrequenza: dei segnali elettrici vengono applicati alla massa tumorale.
È stato dimostrato che le terapie locali e regionali hanno una percentuale di successo più alta rispetto alle terapie sistemiche; ma, ancora una volta, risultano efficaci soprattutto nel caso di tumori di piccole dimensioni.
A quale specialista rivolgersi?
Una volta che si diagnostica la malattia, è necessario rivolgersi a un Epatologo e a un Oncologo; nel caso si decida di operare il tumore, si entrerà in contatto anche con un Chirurgo oncologo.